#VOLLEY TEMPESTA TARANTO, PARTENZA OK DELL'UNDER 13. IL MESSAGGIO DI ENZO DE LUCA E DELLA SOCIETA' IONICA: 'NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE'
È iniziata al meglio l'avventura
in under 13 della Tempesta Taranto. La formazione ionica, nei primi impegni del
campionato, ha vinto con un triplo 2-0 contro Massafra, New Holiday e Statte,
guidando a punteggio pieno la classifica. Le belle notizie proseguono anche per
quel che riguarda l'under 14 griffata, come l'under 13, Radiologia Sg Taranto
con la vittoria contro Grottaglie.
Tale successo sottolinea i progressi proprio
del gruppo che sta maturando tanta esperienza in under 14. Prosegue, invece,
l'attesa per la Tecnoemme Tempesta under 14 che solo a metà mese potrà capire
se riuscirà a superare la prima fase del campionato. Un'altra buona notizia
viene, però, dal minivolley: numeri importanti nella piccola, ma calorosa,
soprattutto dal punto di vista umano, palestra delle suore Maria Immacolata nel
borgo di Taranto. Numeri importanti che hanno portato, oltre a Cristina Silitti,
ad irrobustire la componente tecnica e dirigenziale con Maria Bozzetto presente
anche agli allenamenti delle piccolissime nuove leve. "Un'avventura
davvero bella e interessante quella che da dicembre ho intrapreso. La palestre
e le stesse suore ci hanno accolto con tantissimo entusiasmo e questo non può
che essere per noi un motivo di orgoglio. Inoltre, i numeri ci danno ragione.
Oltre a coloro che sono diventati fissi, più di una ventina di bambini, tanti
vengono e possono raggiungerci nella nostra palestra per avvicinarsi al mondo
del volley. Come detto i risultati sono positivi, infatti stiamo già mettendo i
bimbi in campo, una fase propedeutica alla partecipazione alle tappe di
minivolley in estate. Siamo felici proprio per il percorso che siamo stati in
grado di fare in questi mesi, la Tempesta crede nei piccoli e nel suo settore
giovanile e vuol continuare a farlo nei prossimi anni per aumentare e
migliorare numeri e risultati".
La giornata della festa dell'8
marzo deve essere utilizzata soprattutto per dar risonanza alla messa al bando
di ogni forma di violenza nei confronti del cosiddetto 'gentil sesso'. E'
nostro dovere utilizzare i piccoli spazi stampa che abbiamo a disposizione per
rilanciare questo messaggio, attraverso le persone che conoscono questo male e
che con noi condividono questa passione. L'abbiamo voluto fare tramite Enzo De
Luca, padre di Federica. "Sono padre di una ragazza uccisa per
femminicidio e anche allenatore di volley. Questa battaglia è come un
campionato, da giocare partita per partita. Come tale va salvata una donna alla
volta per poterle salvare tutte. Inoltre un messaggio va a quelle mamme che
crescono ragazzi e uomini che poi utilizzano la violenza per imporsi: non state
crescendo veri uomini. Il giorno della festa della donna è sicuramente
importante ma ogni giorno è quello giusto per poter affermare quelle libertà
che ci concede la vita, proteggerle e rafforzarle per poter dire mai più
violenza"
Al messaggio di Enzo De Luca,
sottoscritto in toto da parte del presidente della Tempesta Taranto, Luigi
Lucchese, si unisce anche il pensiero pe tutte le donne della società rossoblù.
"Mi piacere cogliere l'occasione per dedicare un pensiero particolare alle
donne della nostra Associazione; Angela, Gina, Carmen, Maria, Cristina, Daniela,
tutte le nostre atlete e le loro mamme. Sono donne a 360 gradi, oggi, domani,
il 18 maggio come il 24 ottobre ed il 4 dicembre. Ogni giorno dell'anno
andrebbe dedicato a loro ma la nostra società maschilista tende a ricordarsene
troppo poco spesso. Qualche giorno fa ho sentito parole che mai mi sarei
aspettato nel mondo della pallavolo, un mondo fatto di donne, atlete, tecnici,
dirigenti, arbitri. Ho sentito un maschio partire dal dire che la pallavolo
maschile e femminile sono due sport diversi e che la pallavolo femminile non
sia uno sport, per arrivare a dire che le donne non siano in grado di svolgere
ruoli complessi, ruoli di potere, che un'allenatrice donna non potrebbe mai
gestire un gruppo di uomini ed è per questo che non se ne vedono molte ad alto
livello. Allo stesso tavolo ho visto
donne lottare contro l'ignoranza ed il superficialismo di quel maschio non
concedendogli quartiere, non arretrando di un passo ribattendo su ogni parola
lottando, anche in quel piccolo, per i loro diritti e la loro emancipazione.
Erano donne della pallavolo. Allora permettetemi di citare uno stupendo
articolo pubblicato l'anno scorso su sporttrentino.it.
"Grazie alle donne della
pallavolo perché anche se doloranti o messe male stringono sempre i denti e
giocano, in qualunque categoria esse siano ed a qualunque latitudine e
longitudine esse siano.
Grazie alle donne della pallavolo
– siano esse giocatrici, allenatrici, dirigenti, arbitri... - perché dopo una
giornata intera di lavoro o studio o cura della famiglia a qualunque età
vestono le ginocchiere e sono lì in mezzo a sudare.
Grazie alle donne della pallavolo
perché anche se finiscono tardissimo allenamento poi tornano a casa e la
mattina presto del giorno dopo sono già lì che accompagnano i propri bimbi a
scuola.
Grazie alle donne della pallavolo
perché se questo sport nel mondo ha l'eco e l'importanza che ha, non me ne
vogliano i colleghi maschietti, lo dobbiamo alla marea di ragazze che ci
giocano.
Grazie alle donne della pallavolo
perché, per tante di loro, puoi essere giovane o meno giovane, puoi studiare o
lavorare, puoi essere single o avere un compagno ed uno stuolo di figli... ma
se ti innamori di questo sport, della vita dello spogliatoio e di tutto il
resto, allora fate parecchi sacrifici a tutte le età per portare avanti questa
passione.
Grazie alle donne che diventano
mamme e che accompagnano e vengono a prendere le proprie bimbe o i propri bimbi
a partite ed allenamenti, grazie per le domeniche mattine d'inverno passate a
macinare chilometri per portate figli e figlie a giocare, grazie per aver fatto
il corso da segnapunti o di arbitro associato così da permettere alla squadra
del proprio bimbo o bimba di fare il campionato, grazie per i gelati e le pizze
post partita al proprio figlio/a per festeggiare una vittoria o digerire una
sconfitta.
Grazie per le figlie che giocano
e che si rendono conto dei sacrifici che fanno mamma e papà per agevolarla in
questa loro passione.
Grazie alle donne della pallavolo
anche per rendere complicata la vita agli allenatori maschi, ironie a parte
anche per gli stessi tecnici uomini vincere o far bene con un gruppo di ragazze
ha un sapore diverso rispetto al maschile. Per questi e per tanti altri motivi,
ragazze grazie... ma questo grazie lo dovete ricevere oggi come domani, come in
tutti gli altri giorni dell'anno. Perché anche se siete "dolcemente
complicate" (cit. Fiorella Mannoia, testo di Enrico Ruggeri) siete quanto
di più bello un uomo possa avere sempre accanto a sé".
Francesco Friuli
Responsabile stampa Volley Tempesta
ASD GS Livio Tempesta
Via Cesare Battisti, 57 - 74121 Taranto
Cell: +39 342 134 2405
ufficiostampa@gruppotempesta.com
info@gruppotempesta.com
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