GINOSA: Grieco, Bitetto (41’ pt Cimarrusti), Caponero, Verdano (35’ st Di Marco), De Palma, Pignatale, Facecchia (10’ st Vapore), Romeo, Richella (3’ st Coronese), Fumai, Pulpito (43’ st Schembri). A disp.: Gallitelli, Se Carlo, De Vito, Dentamaro. All. Pizzulli
CITTA’ DI GALLIPOLI: Passaseo,
Signorelli (35’ st Gningue), Chiatante, Cardinale, Fruci, Carrozza, Caputo (29’
st Amatulli), Sansò, Oltremarini, Iurato (20’ st Negro), Nazaro. A disp.: De
Luca, Matere, Quarta, Lasalandra, Leuzzi, Barone. All. Carrozza
ARBITRO: Ruggiero Doronzo di
Barletta (Assistenti: Roberto Nero e Giuseppe Dellaquila di Barletta).
RETI: pt 14’ Chiatante, 27’
rig. Sansò, 30’ Verdano (G), 35’ e 43’ Oltremarini; st 2’ Richella (G), 22’
Vapore (G).
NOTE: Ammoniti De Palma, Romeo
e Fumai (G), Chiatante e Sansò (CG). Espulsi: al 45’ pt Pignatale (G), al 39’
st Fumai (G) per somma di ammonizioni.
GINOSA – Un Ginosa tutto cuore e grinta sbatte contro il quotato Città di
Gallipoli e contro l’arbitro. Sì, proprio il direttore di gara, il Sig.
Ruggiero Doronzo della sezione di Barletta, risulterà il protagonista assoluto
in negativo del match. Infatti ha ridotto i biancazzurri in nove per le espulsioni
comminate a Pignatale e Fumai, ma cosa ancora più grave ha negato un rigore solare
ai padroni di casa, sul punteggio di 3-4, per un fallo nettissimo su Fumai,
ammonendo il numero dieci ginosino per una simulazione inesistente vista solo
da lui. Ma la cosa ancora più grave è quando ha estratto il secondo giallo a
Fumai per un presunto fallo su un avversario, facendo pensare alla
premeditazione contro il malcapitato Fumai. Questi gli errori più gravi di una
serie commessi durante l’arco del match. A volte bisogna anche avere buon senso
nel dirigere una gara e non far emergere il protagonismo che non fa parte di
questo sport. La società ginosina, in settimana, farà sentire la propria voce nelle
sedi opportune perché chiede rispetto: le gare si possono perdere ma se a
decidere la sconfitta deve essere il direttore di gara questo supera tutti i
canoni calcistici. Tornando al calcio giocato, la gara si è sviluppata su due
copioni: prima frazione di marca ospite e ripresa di marca ginosina, nonostante
l’inferiorità numerica. Gallipoli subito intraprendente che al 14’ passa in
vantaggio grazie a Chiatante il quale, ben servito in profondità sull’out
sinistro, entra in area e con un preciso diagonale infila Grieco. I leccesi,
con una buona organizzazione di gioco e ben messi in campo, raddoppiano al 27’
grazie ad un penalty generoso (presunto fallo di mani di Bitetto) che Sansò
trasforma con freddezza. Il Ginosa ha un’impennata d’orgoglio repentina e tre
minuti dopo (30’) accorcia le distanze con una sassata dal limite di Verdano
che non lascia scampo a Passaseo. Il match sembra riaccendersi ma gli ospiti
ristabiliscono subito il doppio vantaggio al 35’ con un’incornata sottomisura
di Oltremarini sugli sviluppi di un angolo e realizzano il poker al 43’ sempre
con Oltremarini che, su azione di rimessa, infila Grieco in uscita. La gara,
già difficile, diventa ancora più in salita quando al 45’ Pignatale prende
anzitempo la via degli spogliatoi (rosso diretto). Nella ripresa ci si attende
una “goleada” dei gallipolini ed invece esce fuori il cuore e l’orgoglio dei
biancazzurri che rimontano fino a sfiorare il pari. Corre il minuto 2 quando
Richella raccoglie un assist dalla bandierina di Fumai e, con un preciso colpo
di testa, infila Passaseo sulla propria destra per il 2-4. Nonostante
l’inferiorità numerica, il Ginosa ci crede ed al 22’ riduce ad una sola rete lo
svantaggio grazie al neo entrato Vapore che semina il panico nell’area
avversaria e, con un sinistro di rara potenza, infila la sfera nel “sette”:
3-4. La compagine leccese va in affanno ed al minuto 30 i biancazzurri invocano
il rigore per l’episodio raccontato in precedenza (fallo netto su Fumai). Il
resto, poi, è storia già raccontata in precedenza. Da segnalare al 45’ una
prodezza di Passaseo su staffilata dal limite di Coronese che salva il risultato
ed evita il pari. Domenica trasferta insidiosa in quel di Novoli con
l’obiettivo di invertire il trend negativo e portare a casa un risultato
positivo.
Domenico
Ranaldo
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