Ma la necessità per i migliori club d’Europa di creare un nuovo format e rinnovare le regole di un gioco che ormai ha più di 100 anni forse non è solo legata al discorso economico.
A sentir parlare Andrea Agnelli, presidente della Juventus, sembrerebbe infatti che a spaventare i grandi club calcistici non siano la mancanza di sponsor o le sempre minori entrate dovute al Covid.
Il vero problema per i club è il mondo di internet ed in particolare quello legato ai social ed agli eSports, che stanno facendo drasticamente calare l’interesse per il calcio giocato nei più giovani.
Sembra non essere neanche bastato l’arrivo di Cristiano Ronaldo per rendere appetibile il calcio italiano alla nuova generazione, soprattutto in un momento in cui gli stadi sono chiusi e la soglia di attenzione dei più giovani sta lentamente crollando tra un TikTok e l’altro.
E allora come fare per riportare i giovani allo sport?
Un esempio di perfetta strategia nell’era dei social è data dalla Formula 1 che a partire dal 2017, con l’entrata del gruppo Liberty Media, è riuscita a raddoppiare il numero di follower anno dopo anno diventando la lega sportiva con i tasso di crescita social più alto nel mondo.
Questa crescita esponenziale ha richiesto investimenti milionari per andare incontro alle nuove esigenze del mercato. Sono così stati implementati:
- investimenti sui big data e in particolare una collaborazione con Amazon per il machine learning
- la creazione di contenuti che spaziassero dalle piattaforme social a quelle di streaming come Netflix
- e soprattutto, diverse competizioni di eSports ufficiali che hanno accompagnato i tifosi automobilistici prima, durante e dopo la quarantena.
La chiave della crescita del brand automobilistico è stata nel focalizzare le proprie risorse su contenuti e gaming, riportando la Formula Uno all’attenzione degli under 35 il cui valore futuro è sensibilmente più alto rispetto a quello delle altre fasce di età.
Il ruolo degli eSports nella rinascita post Covid:
Nel momento della riapertura post-pandemia i ragazzi si troveranno ad aver passato buona parte delle loro giornate in casa tra DAD e videogames. Ad oggi sono più di un milione e mezzo gli italiani che si sfidano online. Ormai i ragazzi non chiedo più un nuovo pallone ma una connessione ad internet per il gaming sempre più veloce.
Bisognerà quindi ripartire dai videogiochi per riuscire a mostrare ai giovani la bellezza degli sport puntando, tramite il digitale, a catturare la loro attenzione e successivamente a fargli capire la bellezza delle competizioni anche all’area aperta.
Sembra essere inevitabile, per la sopravvivenza di qualsiasi realtà sportiva, il passaggio da una una concezione di sport come la concepiamo oggi a quella di intrattenimento sportivo, mettendo il contenuto, la giocabilità e lo spettacolo al di sopra del risultato in sé.
Possiamo pensare che in futuro il numero di gol segnati in una partita sarà probabilmente importante quanto il numero di angolazioni possibili per rivederli e un rigore dovrà possibilmente essere battuto in meno di 15 secondi per stare in una storia Instagram.
Non possiamo sapere cosa ci riserverà il calcio nei prossimi anni, ma ben vengano questi cambiamenti a patto che riescano a riportare un pallone a rimbalzare nelle piazze italiane.
fonte https://internet-casa.com/news/esports-calcio-internet/
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