Il primo tassello
della serie B rossoblu è la conferma del tecnico: “In questo momento ci sono
tutte le condizioni per poter fare bene. Mercato? Siamo già al lavoro”.
Davide Olive siederà sulla panchina del Cus Jonico Basket
Taranto anche per la stagione 2020/2021. Quella che vedrà il CJ calcare
nuovamente i parquet della serie B. Di fatto il primo vero annuncio del presidente
Sergio Cosenza e dal gm Roberto Conversano, anticipato già nelle prime ore
successive all’ufficialità del salto in serie B.
Il Cus riparte quindi dall’allenatore che ne ha risollevato
le sorti un anno e mezzo fa prendendo la squadra, lo ricorda anche lui stesso nell’intervista,
all’ultimo posto del campionato di serie C, tirandola fuori dai playout in
poche gare e portandola a disputare dei playoff da protagonista, eliminando
prima Francavilla, sovvertendo il fattore campo, e poi spaventando Monopoli.
Quello che è stata questa stagione “a metà” è oramai storia di
un campionato entusiasmante vissuto sempre nelle primissime posizioni prima
dello stop per il coronavirus che ha interrotto sul più bello il sogno di
vincere i playoff di Grosso e compagni.
Ora per coach Olive una nuova avventura, sempre però
allenando le canotte rossoblu, ma in quella serie B che lui ha già solcato in
passato, sulle panchine di Francavilla e Nardò. Lo farà insieme ancora a coach
Claudio Carone, confermatissimo, pure lui, al suo fianco.
Ecco le prime parole di coach Olive da tecnico CJ in B.
Coach, cominciamo con
la "bella" notizia: Cus Jonico in B. Come lo ha saputo, che tipo di reazioni
ha avuto?
La società mi aveva manifestato la volontà di volerci
provare già a febbraio sul campo. Per questo motivo avevamo potenziato una
squadra che era già in crescita e terza in classifica inserendo un giocatore di
esperienza come Ludovico De Paoli e un giovane di talento come Keegan Seho che
non siamo riusciti nemmeno a presentare. Il virus e lo stop hanno infranto i
nostri sogni “sportivi”. Ma la società ha sempre continuato a lavorare e non si
è fatta scappare l'occasione del salto di categoria attraverso l'acquisto del
titolo sportivo di Chieti. In questo momento ci sono tutte le condizioni per
poter fare bene e programmare per la città di Taranto.
Era una
"promozione" che poteva arrivare sul parquet? Ha mai
"giocato" nella sua mente i playoff?
Sì, poteva arrivare dal parquet anche se bisognava fare i
conti con squadre attrezzate come Molfetta, Monopoli e Lecce. Ho giocato tante
volte i play off nella mia mente, ancora oggi mi dispiace non averli potuti
disputare. Volevo vedere come avrebbe reagito Taranto, il Palafiom pieno nelle
sfide decisive. Mi dispiace soprattutto per i miei ragazzi che meritavano di
giocarsi questa possibilità. Il nostro era un gruppo straordinario.
Come ha vissuto il
distacco dai suoi ragazzi, il periodo del lockdown?
L’inizio non è stato bello, lasciare un gruppo con cui avevi
il piacere di lavorare non è stato facile.
Dopo ho trovato il modo di passare il tempo attraverso la
visione dei video delle partite dei 4 giorni di B, attraverso l'aggiornamento e
attraverso la programmazione dei miei progetti personali e sportivi. Adesso è
il momento di creare qualcosa di importante per Taranto e per il CJ.
Tra le primissime
cose messe in chiaro dalla società c'è stata la sua riconferma, che sfida sarà
allenare e giocare in serie B?
Mi ha fatto piacere che la società non abbia mai messo in
discussione la mia riconferma, anzi mi abbia sempre considerato al centro del
progetto CJ. Ho un ottimo rapporto con ogni componente dello staff dirigenziale
e questo mi rende felice. A febbraio 2019 ho preso la squadra ultima in
classifica perché non potevo dire no al mio amico Roberto Conversano. Se mi
guardo indietro credo che quell'incoscienza sportiva mi abbia premiato.
Avete già cominciato
a parlare di "rinforzi"? Ha già in mente qualcuno? Oppure è prematuro
considerando che non ci sono ancora linee precise sui campionati e le date?
La società si sta strutturando e organizzando. All'area
tecnica sono stati dati degli obiettivi e un budget su cui possiamo lavorare.
Insieme al ds Appeso e a coach Carone stiamo lavorando per costruire una
squadra che dia soddisfazioni alla città. Abbiamo le idee chiare e ci stiamo
muovendo ma non possiamo ancora fare dei nomi.
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