IL PARADISO DEI WARRIORS - L'OLYMPIQUE OSTUNI APPRODA IN SERIE B NAZIONALE

Di ogni momento di difficoltà, di ogni goccia di sangue dispersa sul parquet, di ogni infortunio, di ogni gol subito, di ogni sconfitta, di ogni delusione questa è la ricompensa. E’ tutto qui, in queste urla liberatorie, in questo lasciarsi andare alle gioie della vita. In tutto ciò che è accaduto in più di nove mesi è racchiuso l’Olympique Ostuni, squadra di una città che lo sport ce l’ha nel sangue, in quanto parte integrante dell’ostunesità.
Quest’ultimo neologismo, in verità già più o meno noto agli autoctoni, è pregno di significato e spiega al meglio il lavoro che ha portato e che ancor di più porterà il grande Futsal nella Città Bianca. La partita di Maschito è il sigillo, il lucchetto che chiude definitivamente la cassaforte racchiudente un risultato che dà lustro a questi due colori che stagione dopo stagione, qualsiasi sia lo sport in cui vengono arrecati, ci fanno innamorare sempre di più. L’Olympique Ostuni è in Serie B. Il 4-6 del ritorno della finale nazionale Play-Off emana questa meravigliosa sentenza. I sei rintocchi della campana gialloblu invitano alla festa e sono una musica dolce, soprattutto per chi ci sta dentro. A farli suonare sono in successione Schiavone, Ferri, Lisi, Fiorentino, Salamida e il giovane Calò, quasi a simboleggiare il nuovo che avanza speditamente in una squadra in cui l’esperienza ha fatto il grosso, insieme con l’usato sicuro. Descrivere la partita sarebbe quasi superfluo, o quantomeno secondario rispetto al significato in sé di questo impegno. Sì, perché questa è la chiusura della miglior stagione di questa società giovane, ma già piena di gloria nell’immaginario collettivo cittadino. Nove mesi di impegno costante al fianco di un gruppo che ha fatto della professionalità la propria regola vigente. Caduto un obiettivo stagionale, l’animo non ha vacillato e lo spirito guerriero della squadra ha imposto una reazione immediata, in grado di regalare qualcosa di ancora più significativo ai tifosi affezionati. Questi, infatti, nel tempo hanno dimostrato come quante emozioni questa squadra sia in grado di regalare, con la loro voce, e il loro sostegno crescente nel corso dell’anno, profuso incondizionatamente anche in trasferte poco soddisfacenti come l’ultima di campionato. Adesso arriva il bello e con esso a braccetto il difficile. Ora la strada subirà un’inevitabile variazione di pendenza, una salita che, se affrontata all’insegna dell’unione e dell’impegno, sarà superata abilmente. Ora, però, non è giusto affliggersi con congetture che avranno il loro tempo, né tantomeno sarebbe produttivo. Non è il momento, lo sarà quanto l’apparato dirigenziale lo deciderà. E qui, sorge spontaneo un grande plauso, degno di una dirigenza che, insidiatasi da un anno e mezzo è riuscita a costruire un giocattolo che funziona alla perfezione. I vari Bagnulo, Pastore, Turi, Semeraro, Tagliente, Curri e Triarico assemblati dall'Amministratore Delegato Ing. Saponarotra e diretti dal Presidente Daniele Andriola, sono stati gli strateghi di questi Warriors, capaci di mettere in campo un disegno progettato alla perfezione. E’ la prova, l’ennesima, che la competenza e l’attaccamento alla causa, in connubio tra loro, non possono che portare a dei grandi risultati. E qu torna in gioco l’ostunesità. Solo chi ha a cuore questa cittadina e chi la vive ogni giorno può comprendere perché questa Serie B è tanto importante. Ma soprattutto, è bello vedere come, in giorni in cui inevitabilmente e giustamente ci si divide su determinati temi ed argomenti, lo sport e in particolar modo il Futsal siano in grado di unire in un’unica festa le gente della Città Bianca. Evviva l’Olympique! Evviva Ostuni! Ci vediamo in Serie B. 

Ufficio Stampa Olympique Ostuni 

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