SERIE A - INTER IN CHAMPIONS PER CUORI FORTI. IL CROTONE VA IN B. SALUTI A BUFFON CHE LASCIA LA JUVENTUS
#SerieAMenteFredda
Ultima giornata di
campionato da cuori forti e che vede festeggiare e piangere molte tifoserie.
Nell’anticipo delle
15:00, passerella per la Juventus col Verona. Il 2-1 finale(Rugani, Pjanic,
Cerci) è solo da contorno alla commozione per l’addio ai bianconeri di Buffon
dopo 17 anni.
Domenica tutti in
campo. Iniziano Genoa e Torino alle 15:00, poi ben sei gare in contemporanea, e
infine di due posticipi Lazio-inter e Sassuolo-Roma.
A Marassi vince il toro
2-1. Doppio vantaggio granata con Iago Falque e Baselli, e rete illusoria del
redivivo Pandev con uno scavetto.
Alle 15:00 poche
sorprese e con epilogo triste per il Crotone che scende in B. A Cagliari i
padroni di casa superano 1-0 l’Atalanta grazie alla terza rete stagionale di
Ceppitelli e al rigore mancato da Caldara nel finale. A Verona è il Chievo a
vincere sul Benevento con rete di Inglese, così come a Udine sono i friulani a
superare il Bologna per la sigla di Fofana. A Ferrara è 3-1 Spal. Antenucci la
indirizza immediatamente, l’espulsione di Caprari mantiene questa tesi, poi Grassi
e lo scatenato Antenucci chiudono la pratica. Inutile il bel gol di Kownacki, valido solo per
gli almanacchi.
A Napoli i partenopei
salutano il proprio pubblico(e Reina) con un bel 2-1 sul Crotone. Milik
dimostra che la sua assenza è stata un bel peso, Callejon che il secondo palo è
suo terreno di competenza, il gol di Tumminello che la difesa non è un bunker. Arrivederci
Crotone.
A Milano è show del
Milan. 5-1 ai danni di una Fiorentina in clima vacanziero con gol di Chalanoglu,
Cutrone(doppietta e doppia cifra), Kalinic e Bonaventura per i rossoneri, che
ribaltano il vantaggio di Simeone.
In serata, la Roma
torna da Sassuolo con tre punti. Il gol decisivo lo segna Pegolo nella propria
porta al 46’. Nel big match dell’Olimpico accade di tutto. La Lazio si porta in
vantaggio con la sfortunata autorete di Perisic su tiraccio di Marusic, la
pareggia D’Ambrosio in girata acrobatica a pochi passi, e la riporta in favore
dei biancocelesti il velocissimo Felipe Andersson. Sembra fatta per i ragazzi
di Inzaghi, ma prima Icardi(su rigore) e poi Vecino di testa, portano l’Inter
in Champions al minuto 81.
BALDO D'ANGELO
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