Cestistica
sconfitta in casa: non succedeva da quasi 5 mesi
È un tunnel che sembra quasi
senza via d'uscita: dobbiamo essere bravi a risvegliarci e a vedere anche il
più piccolo spiraglio di luce. La Cestistica Ostuni perde ancora, stavolta
davanti al proprio pubblico: non accadeva da quasi cinque mesi, da quel 29
ottobre in cui Monopoli espugnò il PalaGentile mettendo fine all'avventura da
allenatore di Enrico Curiale e aprendo la strada a Coco Romano. Ad avere la
meglio una Lupa Lecce mai cinica e combattiva come stavolta, nonostante
l'obiettivo playoff ormai completamente sfumato, ma con una salvezza da
raggiungere.
I gialloblù sono ormai
irriconoscibili, lontani parenti di quella squadra capace di dominare in casa
del Monopoli (pur perdendo) e di battere Corato e Ceglie: i ragazzi sembrano
aver perso la fiducia in loro stessi, ed escono con le ossa rotte anche da
questo confronto, come già era accaduto sul campo di Manfredonia e Monteroni,
non esattamente due corazzate, sebbene i salentini siano in forma smagliante
come dimostrato con la vittoria a Ceglie.
Ad esaltarsi sul nostro campo è
stato soprattutto Matteo Malaventura: arrivato in pompa magna (giustamente)
come potenziale crack per la categoria, l'esterno ex Fortitudo Bologna ha fatto
però molta fatica a calarsi nella realtà della Serie C Silver. Ma il nostro
parquet deve avergli dato nuovi stimoli: per lui 28 punti con 6/8 da tre. Ad
aiutarlo Stefano Sirena (20 punti), con gli esterni salentini che hanno nettamente
vinto il confronto diretto con i pariruolo gialloblù.
Parte da questo in effetti il
momento di difficoltà che stiamo vivendo: con Kasongo ancora non al 100% ma
comunque in leggera crescita (21 punti e 6 rimbalzi, ma 9/21 dal campo), è
bastata una serata storta di Vanni Laquintana (14 punti e 1/8 da tre) per
metterci in ginocchio. E non è nemmeno bastata la solita lotta nel pitturato di
Caloia (13 punti e 15 rimbalzi) e la buona verve al tiro di Vignali (14 con 4/6
da tre).
Paghiamo un approccio difensivo
alla partita decisamente sottotono, con 27 punti subiti nel solo primo periodo,
e una continua rincorsa all'avversario conclusa con il sorpasso dopo
l'intervallo ma vanificata con l'ennesimo blackout. La Lupa porta a casa due
punti pesantissimi per inseguire Vieste e cercare a tutti i costi di evitare i
playout, con una classifica che, guardando il roster della squadra a settembre,
sarebbe stata impossibile da pronosticare.
La Cestistica, dopo l'ennesimo
stop, si vede invece raggiunta da Castellaneta (ma con gli scontri diretti a
favore): il quarto posto ora è lontano 4 punti, e le speranze di ottenerlo,
seppur flebili, passano per le prossime tre partite. La gara di sabato prossimo
a Taranto, il match in casa con Ruvo e la trasferta di Altamura ci diranno in
quale posizione affronteremo una post season che dovrà necessariamente essere
giocata con tutt'altro spirito.
INTERVISTE
POST PARTITA
Domenico
Tanzarella (patron):
"C'è stata un'involuzione, è proprio ciò che ho detto poco fa ai ragazzi.
Purtroppo, quando una squadra si basa su alcuni terminali offensivi e non trova
le alternative quando questi non sono in serata o attraversano periodi
difficili anche per questioni fisiche, il risultato è questo. Però il problema
più importante, che si trascina dall'inizio del campionato e che spesso è stato
mascherato dalle serate di grazia al tiro dei nostri tiratori o da qualche
periodo più o meno lungo di intensità, è la mancanza della capacità di
difendere. Se ogni partita comincia con un primo quarto nel quale subiamo tra i
25 e i 30 punti, se non di più, è evidente come con queste premesse non sia
possibile recuperare o costruire qualcosa: significa che potenzialmente
possiamo subire 110 o 120 punti a partita e non è possibile".
"Purtroppo devo dire che, forse
per le caratteristiche dei giocatori, il coach non è riuscito a trovare rimedio
a questo problema: ma ho anche l'impressione che non ci sia coesione né unità
d'intenti. Ho detto a qualcuno che se continua così dovrà pagare il biglietto
per assistere alla partita, pur essendo in campo. Stasera ho deciso di prendere
un provvedimento per dare una scossa, per dare un senso anche alla nostra
presenza: gli stipendi sono congelati e l'atleta Laquintana è sospeso dalla
squadra. Probabilmente avrei dovuto prendere provvedimenti anche nei confronti
di qualcun altro. Non è questo il mondo di giocare, lottare, difendere i colori
di una città".
"A questo si aggiungono
anche altri problemi: io vedo molta puntigliosità, molto rigore nel ribadire e
difendere i propri diritti e i propri errori. Vorrei altrettanto impegno nel
partecipare collettivamente alle ragioni della squadra. Ci trasciniamo
dall'inizio del campionato questo problema, non siamo riusciti a porre rimedio,
cominciamo sempre le partite subendo canestri fuori dalla grazia di Dio, perché
marchiamo a un metro e mezzo di distanza, gli avversari ricevono palla con
tranquillità e serenità, e questo fatto non è concepibile. Quando difendiamo
per 5 o 6 minuti, si vede la differenza: ma evidentemente o non hanno voglia, o
sono in grado di difendere solo per pochi frangenti di gara. Significa che
hanno sbagliato sport".
"La nostra è una squadra che
ha delle potenzialità, anche se alcune sono state mortificate ultimamente da
problemi di carattere fisico. Kasongo ha avuto dei problemi, Masciulli ce li ha
dall'inizio del campionato: abbiamo avuto delle difficoltà nel reperimento dei
lunghi, siamo stati costretti a cambiarli non per nostri problemi. Ho detto
anche al nostro coach che analizzando le percentuali dei giocatori, soprattutto
nelle partite fuori casa, non si può vincere tirando con il 30% o addirittura
al di sotto: quindi o c'è un limite tecnico nei giocatori, che forse sono
sopravvalutati, oppure c'è qualcosa che non va. Tiriamo male, non scegliamo i
tiri migliori: ma quando sbagliamo anche da sotto, significa che siamo nervosi
o agitati".
"Non vedo allo stato
situazioni positive: la squadra è vissuta per tanto tempo sulla forza di
Laquintana e Kasongo, che adesso stanno avendo problemi. Dato che non ritengo
che la squadra abbia una solidità complessiva, diventa problematico: ora
dobbiamo guardarci alle spalle, dato che riusciamo a perdere anche in casa
contro un Lecce che mi risulta abbia vinto forse solo una o due partite in
trasferta. Bisogna riannodare le fila e ognuno deve conoscere il suo ruolo e
mettersi al servizio della squadra: ma non come ha fatto stasera Laquintana,
pensando di prenderci per i fondelli. Mettersi al servizio della squadra non
vuol dire passeggiare per il campo e guardare giocare i compagni: è
inconcepibile".
Coco
Romano (coach):
"Abbiamo iniziato con il mio arrivo un percorso che è stato una svolta: ma
non ci siamo mai illusi. Come diceva giustamente il presidente, questa è una
squadra che ha una scarsa solidità difensiva, subisce con regolarità 90 punti a
partita con la peggiore difesa del campionato. Quando le condizioni di forma
dei nostri terminali o comunque generali non ti permettono di realizzare 95-98
punti, quella solidità va a farsi friggere ed è facile perdere le partite".
"Anche quando le cose
andavano bene abbiamo cercato, stiamo cercando e cercheremo fino alla fine di
migliorare la nostra intensità e la nostra aggressività: probabilmente sono le
caratteristiche dei nostri atleti, o forse non siamo in grado noi dello staff
di spiegare bene e fargli capire cosa vogliamo dal punto di vista difensivo, è
un problema e lo sapevamo fin dall'inizio".
"Questa è una squadra capace
di vincere con tutti, ed è stato così, adesso sta vivendo un momento difficile:
non cerchiamo alibi, i primi che devono mettersi a riflettere siamo noi dello
staff, da me al mio assistente al mio preparatore atletico. Speriamo di fare in
modo che la squadra trovi il modo di rialzarsi così come in tante partite e in
tanti periodi del campionato è già riuscita a fare".
TABELLINO (al link le statistiche
complete)
http://fip-web.azurewebsites.net/MatchStats.aspx?ID=189&MID=34416&rg=PU
Cestistica Ostuni - Lupa Lecce 73-79 (18-27; 33-43;
57-67)
OSTUNI: Vignali 14, Cafarella NE,
Laquintana 14, Caloia 13, Baraschi 6, Semerano NE, Masciulli 2, Petraroli NE,
Kasongo 21, Di Salvatore 2, Bagordo 1, Giannotte NE. Coach: Romano.
LECCE: Malaventura 28, Quaranta 2,
Paiano 8, Zezza NE, Rizzato NE, Sirena 20, Lasorte 4, Mocavero 14, Passante,
Ferilli 3. Coach: Rizzato.
ARBITRI: Balice (BA), Stanzione
(BA).
Ufficio
stampa e comunicazione - CESTISTICA OSTUNI
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