"Asu e Csen per le scuole": il progetto dell’Associazione sportiva Udinese che coinvolge gli istituti dell’hinterland
UDINE – Sono ben 15 gli istituti che
hanno già aderito (o che sono in procinto di farlo) ad ‘Asu e Csen per le
scuole’. Ma vediamo di cosa si tratta.
‘Asu per
le scuole’ è una “proposta di
collaborazione gratuita per gli istituti comprensivi del territorio. –
spiega Sharon Fabris, referente dell’Asu per il progetto - Le sezioni aderenti possono
usufruire di una serie di lezioni (gratuite e studiate appositamente per i
contesti scolastici) nelle quali i bambini alternano attività di
gioca-ginnastica con la ginnastica artistica, ritmica e scherma e in alcuni
casi anche il parkour. I tecnici dell’Associazione Sportiva Udinese –
prosegue - si avvicendano per far provare
agli studenti ciò che loro stessi insegnano al PalaFiditalia di via Lodi 1”.
Il progetto è stato pensato e organizzato dall’Associazione Sportiva Udinese in
stretta collaborazione con Csen - Centro Sportivo Educativo Nazionale –
Fvg: “Quando l’Asu ci ha proposto di
partecipare attivamente al progetto, non abbiamo che potuto esserne entusiasti.
– ha spiegato Giuliano Clinori, presidente di Csen Fvg e vicepresidente
nazionale – Riteniamo infatti che questi progetti siamo molto importanti per
avvicinare i più piccoli ad attività sportive da quelle considerate
‘classiche’, ma soprattutto allo sport in generale”.
Sono
circa 1200 i bambini – iscritti alla scuola dell'infanzia Paulini, alla paritaria
Maria Immacolata di Feletto Umberto, ma anche all’Istituto comprensivo 3
(scuola primaria IV novembre, scuola primaria De Amicis, scuola
primaria Lea D'Orlandi) e al 4 (Scuola primaria Zardini) di Udine, assieme
a quello di Tavagnacco (scuola primaria di Feletto Umberto) - che già da
settembre, periodicamente, hanno la possibilità di provare degli sport che
generalmente sono soliti vedere solo alla televisione. Numeri che lieviteranno
con l’anno nuovo, quando partiranno nuove convenzioni.
“Le lezioni all’interno degli istituti
comprensivi del territorio rappresentano un’attività molto importante per noi.
– spiega il presidente Asu, Alessandro Nutta – Portare direttamente i nostri insegnati nelle scuole, consente ai
piccoli - dai 3 agli 11 anni – di conoscere la ginnastica artistica, la ritmica e la scherma in un ambiente a loro già
famigliare, e di mettersi alla prova con attività che generalmente non vengono
proposte da un normale programma scolastico. È per questo – conclude Nutta
– che miriamo a consolidare sempre più
numeri che sono già importanti, e che hanno registrato un sensibile incremento
rispetto all’anno passato”.
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