Napoli Calcio a 5, la terza è quella giusta. Gli azzurri passano ai supplementari con l’Imola e volano in semifinale scudetto

Napoli Calcio a 5, la terza è quella giusta. Gli azzurri passano ai supplementari con l’Imola e volano in semifinale scudetto.

Era dal 2008 che una squadra napoletana non centrava una semifinale playoff di serie A. Quasi dieci anni dopo il Lollo Caffè Napoli riesce nell’impresa ed entra di diritto tra le prime quattro d’Italia, al termine di tre sfide vissute sul filo dell’equilibrio con l’Imola, e chiuse tutte sul risultato di parità, col brivido aggiuntivo dei tempi supplementari. Alla fine, davanti ad un PalaCercola in cui non passa uno spiffero, la spuntano gli azzurri che ora attendono il Pescara nella strada verso il tricolore. Man of the match Bocao, autore di entrambe le reti napoletane.

LA CRONACA Mister Cipolla, a due giorni dalla battaglia di giovedì, deve lasciare a riposo Andrè, fermato da un fastidio al piede. Anche Pedotti è fuori dai 12, con l’Imola che recupera Deilton e Vignoli. E’ proprio Deilton a creare la prima palla gol dopo 45 secondi. Al 4’ il Napoli, che perde De Luca per infortunio, sfiora il vantaggio con Manfroi, che non riesce a coordinarsi per spingere in rete un tracciante di De Bail. La gara è molto equilibrata, ma sono gli azzurri a creare le occasioni migliori, come al 12’, quando ci vuole un super Juninho per disinnescare la fucilata di Crema. Fornari prova a sfruttare la posizione avanzata di Juninho, ma senza fortuna, poi è il turno ancora di Crema, con Juninho che recupera in fretta l’equilibrio e stoppa il n.17. Il finale di tempo è di marca emiliana: Deilton scheggia il palo, Jelavic lo centra in pieno. Poi, dopo un altro miracolo del portiere ospite, Fabinho fulmgina Garcia Pereira con un siluro dalla banda laterale che ferma il cronometro a 3 secondi e sei decimi dalla sirena e manda l’Imola negli spogliatoi sullo 0-1.
La ripresa inizia col Napoli che non fa calcoli e carica a testa bassa. Gli azzurri sono encomiabili per spirito, cattiveria agonistica e nervi, perché la ripresa è un vero e proprio tiro al bersaglio verso la porta di Juninho fin dai primi minuti. Quando gli azzurri calciano trovano un muro di gomma. Al 7’ arriva anche la traversa, che sputa in campo un missile di Manfroi, poi l’estremo difensore ospite si esalta ancora sul n.13 napoletano e su Crema, tirando fuori dal cilindro anche una parata disumana, da terra e col corpo completamente sbilanciato. L’incantesimo non si spezza e così, a 5 minuti dalla fine, Francesco Cipolla inserisce il portiere di movimento. Juninho, tanto per cambiare, argina Fornari ma non può nulla sul giro palla fluente e veloce del Napoli che libera Bocao tutto solo sul secondo palo. Il centrale italo-brasiliano è puntuale all’appuntamento col gol e riporta la gara in parità.
Dopo 120 minuti di sangue e lacrime si va ai supplementari, nei quali il Napoli può giocare per due risultati su tre, dal momento che anche il pari, in virtù della migliore classifica al termine della regular season, qualificherebbe gli azzurri alla semifinale. Pronti, via e Juninho compie un altro mezzo miracolo. La beffa, l’ennesima di una serie infinita, sembra materializzarsi subito ed ha il volto di Fabinho che su un pallone rubato dagli emiliani trova la rete dell’1-2. La semfinale torna a prendere la strada della via Emilia. Juninho, come nei peggiori incubi di un bomber, arriva dappertutto e allora mister Cipolla, a metà tra ragione e follia, decide di aspettare il momento giusto per rimettere il quinto di movimento. La mossa, studiata fino allo sfinimento in settimana, porta i suoi frutti a poco più di due minuti dalla fine quando gli azzurri costruiscono un’azione da manuale del quinto uomo: Crema-De Bail-Davì-Fornari-Bocao, tutti toccano la palla nel giro di tre secondi, col centrale ex Asti che scaglia in rete il pallone a va a raccogliere l’abbraccio dei compagni. 2-2. Ora c’è solo da soffrire. L’Imola le prova tutte col portiere di movimento, ma il Napoli resiste alla prova d’urto. A 20 secondi dalla fine va fuori anche Juninho, per un intervento scomposto su Fornari. La clessidra corre veloce e la polverina si colora d’azzurro quando la sirena dice che è finita. La Napoli a rimbalzo controllato, dopo quasi dieci anni, torna in semifinale scudetto, dove troverà il Pescara, che ha avuto la meglio sul Latina, sempre ai supplementari.

SALA STAMPA Francesco Cipolla non vede moglie e figlio da dieci giorni. Ma il sacrificio val bene una semifinale storica. “Complimenti all’Imola- esordisce il tecnico calabrese –, hanno fatto una stagione strepitosa e l’artefice di questo miracolo è il mio collega Vanni Pedrini, ottimo professionista. Stasera, per la prima volta nella serie, loro sono stati più vicini di noi alla semifinale, ma siamo andati perché abbiamo saputo gestire bene i momenti difficili della partita, quando la palla non entrava e ci siamo trovati a dover rincorrere per due volte la qualificazione. I miei ragazzi sono stati monumentali. Stasera per la terza volta consecutiva abbiamo perso a partita in corso un giocatore importante, come De Luca, ma siamo stati più forti anche delle difficoltà. Dopo i due pareggi – prosegue il tecnico – percepivo quasi un po’ di malumore, per questo ho preferito isolarmi e cercare di trasmettere serenità a tutti. Non c’è niente di facile. Stiamo facendo qualcosa di straordinario, che entrerà negli annali del futsal campano, ma non era affatto scontato e questo dobbiamo sempre ricordarlo. Una semifinale ha un valore enorme, ed ora abbiamo il dovere di continuare a crederci. La dedica è per tutti noi e per il presidente Ciro Veneruso. Pescara? Rispetto alla sfida con l’Imola, in cui partivamo favoriti per i valori espressi dal campionato, adesso la pressione è su di loro, perché sono una squadra costruita per vincere. Noi proveremo a far girare le gambe e fare la nostra partita, per regalare un’altra gioia al nostro pubblico, che anche stasera è stato fantastico.”
Bocao Meravigliao. E’ lui il deus ex machina della semifinale azzurra. La sua doppietta fa sognare Napoli e manda i titoli di coda su una serie infinita. “La canzone la conosco – sorride Bocao – me la cantavano già ad Asti. E’ stata una serata speciale, ci abbiamo creduto sempre contro un’Imola che si è dimostrata avversario valido e ci ha messo in difficoltà. La palla sembrava non voler entrare, anche per la bravura di Juninho che ha fatto delle parate incredibili. Alla fine però ha prevalso la nostra voglia di vincere e di allungare la stagione. Cosa ho pensato sul gol? E’ stata un’emozione bellissima. Ringrazio i tifosi perché anche stasera sono stati fantastici”. 
 
LOLLO CAFFE’ NAPOLI-MA GROUP IMOLA 2-2 (1-2 p.t.s., 1-1 al 40′, 0-1 p.t.)
LOLLO CAFFE’ NAPOLI: Garcia Pereira, Bocao, De Luca, Manfroi, Fornari,
 Botta, Davì, Milucci, De Bail, Crema, Molaro, Pasculli. All. Cipolla
MA GROUP IMOLA: Juninho, Deilton, Vignoli, Marcio Borges, Fabinho, Napoletano, Castagna, Jelavic, Revert Cortes, Tedesco, Matteuzzi, Battaglia. All. Pedrini
MARCATORI: 19’57” p.t. Fabinho (I), 17’23” s.t. Bocao (N), 1’40” p.t.s. Fabinho (I), 2’43” s.t.s. Bocao (N)
AMMONITI: Revert Cortes (I), Fabinho (I), Deilton (I), Juninho (I)
ESPULSI: Juninho (I) al 4’38” s.t.s. per somma di ammonizioni
ARBITRI: Filippo Vidotto (San Donà di Piave), Carmelo Loddo (Reggio Calabria), Giovanni Beneduce (Nola) CRONO: Fabrizio Andolfo (Ercolano)
Bocao e Manfroi festeggiano dopo la rete del momentaneo 1-1
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