PER LA RUBRICA" FILOSOFIA DELLO SPORT" - il potere dello sport...




Non mi risulta che un corpo in buona forma possa rendere buona l’anima in grazia della propria virtù: viceversa, un’anima buona, per la sua stessa virtù, può perfezionare il corpo in maniera straordinaria”. Detto da una persona qualunque, la cosa verrebbe presa sotto gamba, ma se a dirlo è un notevole personaggio.
Beh… che si alzino pure le mani per pararlo questo goal che Socrate ha lanciato. Non tanto per farlo perdere, ma per farlo nostro. Accoglierlo tra le nostre braccia. Per urlargli dalle tribune: “Socrate hai centrato in pieno”. Tutto dunque è idea. La mente che dirige le passioni, le modifica. L’interiorità che migliora l’estetica dunque, ma non l’estetica che perfeziona l’interiorità. Parte tutto dalla mente, come quando si fa l’amore che  viene meglio se ci sta la mente che dirige, che muta le cose; che le completa insomma. Questa la base passionale volontaria che fa dello sport il potere, come il potere religioso, come quello politico. Lo sport come potere spirituale planetario che serve per la costruzione di una società più a misura d´uomo, come ha detto Giovanni Paolo II, o che ha il potere di cambiare il mondo, quello di suscitare emozioni, di ricongiungere le persone come poche altre cose, di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione, come invece ha detto Nelson Mandela. Lo sport come rumore di fondo planetario per alcuni, una musica seconda per altri, che condiziona la percezione della realtà, di noi stessi. Lo sport che muove la storia, muove le statistiche, l’economia con quei risultati che si devono raggiungere per gli interessi economici ad esso legati. Qualche numero: 800 milioni di praticanti, 5 milioni di società sportive; aderiscono al Comitato Olimpico Internazionale 205 federazioni nazionali, alla FIFA, organismo mondiale del calcio, 208, alle Nazioni Unite solo 192 nazioni. Quando i numeri sono anche una potenza, proprio come quella potenza che parte tutta dalla mente. Una buona base per dei buoni risultati per l’occhio e per lo sguardo. Come fosse una torta: che sembra buona dentro perché appare buona/bella.

CRISTINA LONGO

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