#BASKET UNA GRANDE OSTUNI PERDE A CERIGNOLA Cestistica ko con la capolista, domenica il derby con Martina
La Cestistica Ostuni esce
sconfitta dal Paladileo contro la sua proverbiale bestia nera, quell’Udas
Cerignola che non siamo mai riusciti a battere, ma a cui mai come quest’anno
abbiamo fatto sudare quattordici camicie: sette all’andata e sette al ritorno.
Perché se in tutto il campionato, in 20 partite i biancoazzurri hanno
praticamente sempre vinto (19 vittorie, l’unica sconfitta a Nardò), il loro
oggettivo spessore tecnico li ha portati a successi ottenuti sempre con largo
distacco, in partite senza storia: ad eccezione, appunto, delle due sfide ai
gialloblù.
Se però all’andata al PalaGentile
la Cestistica aveva letteralmente buttato via la vittoria, andando avanti anche
di 16 punti per poi subìre la rimonta nell’ultimo periodo, quella giocata a
Cerignola è stata tutta un’altra musica: con l’Udas che nel secondo quarto ha
tentato di prendere il largo (massimo vantaggio il +16 a 2’37” dall’intervallo,
52-36 con la tripla di Marchetti), e che ha trovato invece la pronta reazione
dei gialloblù, capaci prima di riavvicinarsi a -8 (52-44 alla pausa lunga dopo
un parziale di 8-0 ispirato da Smith e Teofilo), poi di rosicchiare punti nella
terza frazione fino al sorpasso (58-59 con la tripla in contropiede di Smith a
metà periodo).
Ed è stato proprio questo il
maggior merito dell’Ostuni nel big match di sabato sera: non mollare mai,
restando sempre concentrati al massimo sulla partita contro una squadra
fortissima. In una gara che ha fornito spunti notevoli dal punto di vista
tecnico, tra due roster che potrebbero tranquillamente disputare una Serie B di
metà classifica, con qualche stella su tutte: le due coppie di americani
(bellissima la sfida a tutto campo tra Smith e Cooper, 30 punti e 8 rimbalzi il
primo, 26 con 10 assist il secondo), ma anche Manchisi, Teofilo e Vorzillo
contrapposti a Marchetti, Scarponi e soprattutto Lillo Leo, il pivot più forte
del campionato.
Un match bellissimo, un vero e
proprio antipasto di playoff. Qualche fischio dubbio del signor Soldano di
Trani (per lui serata da dimenticare, a vanificare il pur discreto arbitraggio
della signora Di Tullio) sul più bello ha però tagliato le gambe di Teofilo e
compagni: due stoppate pulitissime su Sims sanzionate dal fallo, un tecnico per
simulazione fischiato a Masciulli e un antisportivo inesistente di Smith hanno
letteralmente regalato punti e fiato ad un’Udas che non ne avrebbe avuto
bisogno. Ma resta la soddisfazione, per Ostuni, di aver spaventato la capolista
fino all’ultimo respiro, togliendole qualche certezza e dimostrando ancora, se
ce ne fosse bisogno, di poter competere con chiunque in questa Serie C Silver,
anche con squadre più attrezzate e “costose” della nostra.
Archiviata la sconfitta, le
prossime 10 partite serviranno dunque agli uomini di coach Capozziello sia per
rincorrere il secondo posto, sia per prepararsi al meglio, nella post season, a
battaglie come quelle del Paladileo. E anche il pubblico ostunese, che in
questa stagione sta tornando a riempire le tribune del PalaGentile, dovrà
scaldare mani e voce per supportare i nostri ragazzi, a partire dal derby
contro Martina di domenica pomeriggio: adesso arriva il bello, perché
perderselo?
TABELLINO
(al link le statistiche complete)
http://fip-web.azurewebsites.net/MatchStats.aspx?ID=48&MID=8657&rg=PU
Udas
Cerignola – Cestistica Ostuni 94-90 (26-23; 52-44; 72-66).
CERIGNOLA: Sims 19,
Cooper 26, Dimmito NE, Gambarota, Marchetti 7, Ulano, Leo 24, Tredici 8,
Scarponi 7, Romano 3. Coach: Marinelli.
OSTUNI: Smith 30, Mihalich, Faraci
NE, Manchisi 16, Franklin 17, Teofilo 7, Tanzarella NE, Masciulli 9, Calisi 3,
Vorzillo 8. Coach: Capozziello.
ARBITRI: Di Tullio (BA), Soldano (BT).
Ufficio
stampa e comunicazione – CESTISTICA OSTUNI
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