Il Pomarico cambia tecnico, intervista al dimissionario Passarelli

Nonostante sia trascorso quasi un mese dal giorno in cui le strade di mister Vito Passarelli e dell'FC Pomarico si siano divise, il tecnico laertino nutre gratitudine e nostalgia di un'avventura che nonostante alcune difficoltà, è risultata positiva e soprattutto formativa, vista la sua prima esperienza nel calcio lucano.

Avvicinato dai nostri microfoni, l'ex allenatore di Puglia Sport Laterza ed appunto Pomarico, racconta brevemente cosa non è andato e quali sono le sue sensazioni "a mente fredda":


Mister, un'avventura breve ma intensa, come sintetizza il suo percorso alla guida dell'Fc Pomarico?
"Si, sono stati trenta giorni molto intensi tra coppa, campionato e recuperi. Abbiamo disputato più partite che allenamenti, questo alla lunga la paghi."
Cosa è mancato per perseguire gli obiettivi? "La vittoria. Abbiamo disputato ottime prestazioni, nonostante questo il risultato non ci ha mai premiato con i tre punti che sarebbero stati linfa vitale per il nostro cammino, purtroppo fortemente in salita a causa della penalizzazione in classifica, di una modesta preparazione precampionato e di una gestione degli under insufficiente"
A mente fredda, più rammarico o rabbia? "Entrambi i sentimenti, rabbia perché non ho raggiunto l’obiettivo che mi ero prefissato; rammarico perché questa squadra con qualche innesto nei settori nevralgici del campo avrebbe potuto ottenere ben altri risultati"

Abbiamo comunque letto che i rapporti sono buoni. Quali sensazioni le ha dato la società?

"Ottimi, il Pomarico è una seconda casa per me, sono stato accolto come in famiglia e trattato in maniera impeccabile dal Presidente, Ing. Scarcella, grandissimo Patron, uomo di altri tempi con il quale vale più una stretta di mano che un foglio di carta. Tutta la dirigenza mi ha accolto a braccia aperte e con grande cordialità, inizialmente ero in perfetta sintonia con tutti, poi probabilmente a qualcuno non è stato gradito il mio modo di essere diretto visto che il calcio è fatto di cicli, e pensare di costruire una squadra sui ricordi, non ha gran senso. Mi sono dimesso dal Pomarico con il cuore in gola, per me resterà una piazza speciale che ricorderò sempre con piacere e poi nel calcio, qualora ci siano le condizioni, non è
mai detta l’ultima parola"

GRAZIE MISTER ED UN IN BOCCA AL LUPO PER IL PROSEGUO DELLA SUA CARRIERA

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