Irriconoscibile la formazione di Samperi che non entra mai in
partita
Inspiegabile. La Meta C5 cade di brutto a Bisceglie per 6-2
raccogliendo la terza sconfitta consecutiva. Ma se le ultime due gare senza
punti avevano lasciato rammarico proprio per la qualità del gioco dei puntesi a
cui era stato letteralmente scippata la vittoria, contro Bisceglie la
formazione di Samperi non è nemmeno scesa in campo. Svogliata, svagata e senza
il giusto mordente caratteristiche non potevano consegnare le grandi
credenziali tecnico-tattiche mostrate dalla Meta nelle prime quattro giornate.
PRIMO TEMPO DA INCUBO – Nonostante i buoni propositi la formazione
di Samperi non scende nemmeno in campo in un primo tempo assurdo, dominato dal
Bisceglie cinico e spietato in ogni discesa offensiva. Inspiegabile
l’atteggiamento dei puntesi che soffrono nei primi venti minuti e subiscono le
reti della formazione di casa fin dall’inizio con il vantaggio firmato da
Pedone dopo sette minuti. Colpo che fa naufragare la Meta C5 che quattro minuti
dopo subiva il 2-0 di Sanchez. Nervosismo negli uomini di Samperi e giallo per
Kapa.
Al minuto tredici Mazzariol approfittava ancora
dell’occasione buona battendo Tornatore per la terza volta. La reazione Meta?
Arrivava tre minuti più tardi dove stavolta Vega riusciva a trovare lo spazio
propizio per insaccare il 3-1. Sul finire del primo tempo Vega veniva ammonito
e il Bisceglie chiudeva il suo primo tempo perfetto, drammatico per la Meta,
con la quarta rete realizzata da Ortiz.
RIPRESA LA MUSICA NON CAMBIA – Samperi non riesce a scuotere
i suoi e nella ripresa la Meta rientra sempre imprecisa e senza la giusta
applicazione e concentrazione. La logica conseguenza sono il 5-1 di Ortiz,
doppietta personale e Sanchez autore della sesta rete. L’unico acuto per la
Meta lo firmava Scheleski a venti secondi dalla fine.
Finiva cosi con la terza sconfitta consecutiva per la Meta
C5, una sconfitta stavolta però ancor più dura da digerire perché donata da una
prestazione opaca e in ombra della formazione puntese che adesso deve reagire e
rialzare la testa nel derby di sabato contro l’Augusta tornando tutto il suo
valore lo stesso che aveva donato il primo posto in classifica nelle prime
quattro giornate. Un valore che non può essere scomparso

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