Terzo 2-2 casalingo per il
Catanzaro C5, che ha lottato strenuamente ma non è riuscito a vincere contro la
Virtus Noicattaro. Nessuna svolta, per il momento, dunque, ma il campionato è
ancora lungo e la squadra anche ieri ha dato segnali di essere viva.
I giallorossi, senza Murillo e
Levato, sono andati sotto già al 2’ grazie ad un chirurgico tiro dal limite di
Garofalo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dopo che c’erano state due buone
occasioni per parte.
I ragazzi di Mardente trovavano
altre chances, ma Di Ciaula sembrava insuperabile (anche perché molti tiri
erano centrali), rischiando tra l’altro davanti alla propria porta, dove però
per fortuna si esaltava un monumentale Haagh, autore di parate strepitose durante
il match.
Tutto questo fino a quando
capitan Calabrese (anche lui inesauribile per tutti i 40’) al 13’ durante una
ripartenza non trovava lo sbocco giusto per Alcides Pereira, che di piattone
girava in rete il gol dell’1-1. Si proseguiva con altri botta e risposta da una
parte e dall’altra ma il risultato non si sbloccava fino al 20’. Nel Catanzaro
Mardente dava fiducia (così come nel secondo tempo) a Giorgio Pilato, concedendogli
diversi minuti: l’under catanzarese si è reso protagonista di una buona
partita, con interventi difensivi decisi e un gioco pulito, impreziosito da
qualche ottimo spunto tecnico.
Nella ripresa praticamente il
copione dei gol s’invertiva. Era il Catanzaro a trovare subito il vantaggio con
Osvaldo, il quale, a tu per tu con Di Ciaula dopo un illuminante passaggio di
Rafinha, si faceva ipnotizzare dal portiere avversario, ma era freddo sulla
respinta a insaccare nel set.
Un super Haagh poi respingeva
tutti i tentativi ospiti, ma i padroni di casa avevano il demerito di
abbassarsi troppo e di rintanarsi nella propria metà campo senza mai riuscire
ad uscirne in maniera pericolosa. E vista la reazione dopo il gol di Rotondo,
il calo fisico, dovuto alle poche rotazioni, c’entrava fino ad un certo punto. «In quel momento è subentrata la paura di perdere» – ha spiegato mister Mardente a fine partita. Dicevamo,
subìto il gol di Rotondo, i giallorossi avevano due occasioni consecutive per
riportarsi in vantaggio, ma non concretizzavano, così come Pereira, a 2’ dalla
fine, si trovava tra i piedi un “cioccolatino” a tu per tu con Di Ciaula,
calciando a botta sicura e vedendosi respingere di piede il suo diagonale. Nel
finale nessuno rischiava il portiere di movimento per vincerla, così la partita
terminava in parità, con un’altra buona palla non sfruttata dal Catanzaro a
pochi secondi dal termine che aumentava i rimpianti giallorossi.
Ufficio Stampa A.S.D. Catanzaro C5 Stefano Gallo
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