Vincenzo Portelli, responsabile per l'Italia della Penta Sport Consulting, l'agenzia che si occupa della gestione dei calciatori e calciatrici, ha parlato in questa intervista della Ternana Femminile e dell’inizio di alcune sue calcettiste in Serie A di Elite. - Ciao Vincenzo iniziamo con una semplice domanda, questo anno hai portato alla Ternana Femminile ben tre giocatrici, tutte di indubbio valore. Qual'è stata l'operazione che più ti ha reso orgoglioso?
“Ovviamente sono soddisfatto in
egual misura dei tre accordi raggiunti. Con Tainã abbiamo avuto molte richieste
dopo che si è fatta conoscere in Italia con quanto di buono fatto a Cagliari ,
ma lei ha fortemente voluto la piazza Ternana e l'affetto della gente oggi ci
conferma che è stata la scelta giusta, Marika ha un alto profilo professionale
e da tempo la seguivo, ci ha reso felici che lei abbia scelto noi e che noi
abbiamo potuto aiutarla a scegliere la destinazione migliore. Sicuramente Maite
é il trasferimento che più ci ha dato soddisfazione. Perché Maite è
indubbiamente una giocatrice fra le migliori viste, che alcune squadre hanno
cercato, senza però darle il giusto riconoscimento. "Deve
dimostrare", "ma non ha mai giocato in nazionale " ci dicevano.
Io appena con chi mi collabora abbiamo visto le sue partite, indipendentemente dal fatto che fosse
titolata e capitano di uno dei top club spagnoli, ci siamo detti "questa
ragazza é come Chaguinha nel maschile"
deve avere la giusta collocazione e la giusta considerazione. Che è
arrivata dalla Ternana. Professionista esemplare, educata e già beniamina della
vostra squadra. Di questo siamo soddisfatti.”
- La colonna portante della squadra
parte proprio dal ruolo dell’estremo difensore, quello a te più caro per
passato, da cui partiamo; Marika Mascia negli ultimi raduni della nazionale
italiana si è presa di fatto la titolarità della porta azzurra, ciò che però ha
stupito di più i tifosi è stata la sua abilità con i piedi come si richiede a
tutti i portieri di futsal e più in generale a quelli moderni. E' questo il
profilo giusto di Mascia?
“Marika è una calciatrice che mi ha
sempre impressionato per la regolarità e per questo adesso che ha deciso di
affidarsi a noi sono contento di conoscere anche il lato professionale e serio
di questa ragazza. Con Tardelli in uscita era importante per la Ternana avere
un portiere di sicuro affidamento, specialmente per gli obiettivi stagionale. E
chi meglio di una azzurra per sostituire un altra azzurra? Marika è sicuramente
un punto di riferimento e Damiano (Dg Ternana Femminile) ha scelto un tassello
importante, per qualità, continuità, esperienza in partite ad alto tasso di
difficoltà e i titoli vinti dicono questo.”
- In questo inizio di campionato
Taina Santos ha messo il turbo e segnato tre reti in due partite, quanto ancora
può crescere la numero 12 che da questo anno è approdata a un top club come la
Ternana in Serie A di Elite?
“Le dico sempre 'sei un mostro', e
a poche giocatrici vedo fare le cose che fa lei (e non parlo della bicicletta),
casomai a molti giocatori: tiro, uno contro uno, passaggio, visione della
giocata, grinta...e quante botte prende? ancora non è al 100%, nuova squadra,
nuovo tecnico, le tossine accumulate in preparazione. Eppure è già decisiva.
Vedremo una Tainã differente a dicembre e una ancora migliore a marzo. La
Ternana è la squadra giusta al momento giusto: Tai deve competere in un
ambiente adatto a lei per provare a conquistare titoli importanti. Gestendosi.
Perché solo gestendosi potrà dare il massimo in tutti i momenti importanti.”
-Santos è una giocatrice di grande
talento, ma anche di grande temperamento lo abbiamo visto anche domenica a
Pescara, genio e sregolatezza oppure solo il carattere dei campioni?
“Tainã é più che talentosa ma come
tutti i geni ha un carattere tutto da decifrare. Dico solo che la nostra
primissima telefonata lavorativa è finita in litigio. Ma poi si fa apprezzare,
è una persona di cuore, fa tanto sociale..è piacevole. Mi dispiace aver letto
attacchi gratuiti a lei. Bisogna prendere le dichiarazioni postgara di Tai per
quello che sono, nel momento in cui sono fatte. Chi attacca lei additandola
pubblicamente come da punire è solo gente astiosa e senza una collocazione
esatta se Tai fosse 'la giocatrice di quello o quell'altro' sarebbe stata
esempio da lodare. Quindi ci sono gol di talune da 'santificare' e di Tai
invece di considerare quanto fatto si attacca quanto detto. Dico sempre a Tai
di gestirsi in questo. Per non dare adito anche a persone che parlano solo per
ripicca di poter intaccare quanto di buono fatto. E soprattutto le giocatrici
non vanno mai attaccate. Ma mi consola che la gente di Terni le voglia bene e
lei si sia innamorata di Terni. Il resto consentimi sono cazzate.”
- Maite Garcia è una vera e propria
icona del futsal spagnolo, insieme a te ha scelto di venire in Italia e
lasciare Burela sua alcova sportiva. Quanto orgoglio hai avuto nel poter
consigliare la numero 17 rossoverde?
“Maite in Spagna é già una
giocatrice rispettata. Ha deciso di provare un esperienza in Italia. Quando si
é affidata a noi, qualche squadra che la cercava si è tirata indietro, ad altre era difficile far
capire di che giocatrice si parlasse, Maite non è la ragazzina che deve dimostrare e noi non
diamo importanza al fatto che fosse nazionale o meno. La paragoniamo a Changuinha
anche per questo: un top player che gioca per tre... ma non è un nazionale. La
Ternana e per primo Damiano Basile hanno capito che ruolo importante può avere
una giocatrice così in un campionato come quello italiano e ci ha puntato. E
lei sta ripagando "il prezzo del biglietto". Maite si sta adattando,
sarà per me una delle rivelazioni del campionato, ma è già importante in
termini quantitativi e qualitativi. E potete vedere che gran persona é per
serietà, discrezione. Una leader. Peccato per chi non l'ha presa.”
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