Il preparatore atletico della Pallavolo teatina ha parlato del lavoro della squadra, ma anche di rapporti interpersonali e del suo passato da giocatore e allenatore. Chieti, 30/08/2016 – È iniziata la seconda settimana di allenamenti per la Pallavolo teatina. Alle spalle delle giocatrici, già tante ore di lavoro atletico in piscina e in palestra, sotto la guida del preparatore Armando Califano. Una tabella di marcia intensa, ma funzionale al raggiungimento degli obiettivi tracciati dalla società.
“In
questi primi giorni siamo partiti, per mia scelta, con un ritmo piuttosto
blando. Il lavoro è stato personalizzato, perché non tutte partivano dalla
stessa condizione: c’era chi si era allenata durante l’estate, chi comunque
fatica maggiormente nelle prime fasi di lavoro, chi infine doveva recuperare
dagli acciacchi della passata stagione. Il lavoro in piscina è pensato proprio
a questo scopo, quello di assorbire i colpi, gli sforzi e la fatica, alternandolo
naturalmente con i pesi in palestra. Dalla prossima settimana inizieremo a
salire di livello con i carichi di lavoro, ma comunque già da ora vedo le
ragazze motivate, con il giusto spirito, e mi sembra anche che si stia formando
un buon gruppo”.
L’inizio
della collaborazione di Califano con la Pallavolo teatina ha avuto certamente
motivazioni tecniche, ma anche personali, dati i trascorsi di Armando con gli
altri membri dello staff tecnico e dirigenziale:
“Sia
con l’allenatore, Alceo Esposito, che con il presidente, Simon Brunn, ho
condiviso una parte del mio percorso nel mondo del pallavolo. Alceo è stato mio
compagno di squadra e poi mio allenatore, mentre con Simon siamo stati compagni
di squadra, ma anche avversari, e poi ho avuto anche l’opportunità di allenarlo
dopo che ho smesso di giocare. Insomma, la proposta di lavorare ancora con loro
non poteva essere rifiutata”.
A
proposito della lunga esperienza di Califano nel mondo del pallavolo, tra tanti
aneddoti e partite, alcune esperienze gli sono rimaste particolarmente
impresse:
“Ho
giocato a pallavolo per ben 21 anni, dalla serie D alla B1. Ricordo con
particolare piacere il mio primo anno fuori da Chieti, a Montesilvano,
conclusosi con la promozione dalla C alla B2. E poi naturalmente le stagioni
vissute in B1, a Chieti e a Pescara. Da allenatore invece, mi piace ricordare i
due anni alla guida della femminile a Chieti, con una squadra dall’età media di
16 anni (e una quattordicenne in campo), ma anche l’anno di C maschile ad Alba
Adriatica, conclusosi con i playoff. A Chieti sono stato secondo allenatore, e
poi preparatore atletico nella B1 maschile, con Simon nel roster…”
Una
lunga esperienza dunque, in varie categorie e in ambito sia maschile che
femminile. Ma alla fine, per Califano, le differenze non sono poi molte:
“Allenare
un gruppo di ragazzi non è poi così diverso che allenare un gruppo di ragazze.
Certo, ci sono le differenze fisiche che tutti conosciamo, ma alla fine il
gioco rimane quello, con i suoi meccanismi, le sue logiche, la sua essenza. E
anche il tipo di allenamento, se si va a guardare bene, non è dissimile”.
Per
concludere, Califano spiega l’obiettivo affidatogli ad inizio anno dalla
società:
“Cercare
di far stare bene la squadra, facendole raggiungere una buona condizione fisica
ma, allo stesso tempo, riducendo al minimo il rischio d’infortuni. Puoi anche
essere capace di saltare tre metri, ma se non ti senti bene è tutto inutile.
Questo è il mio primo obiettivo, e con questo gruppo sono fiducioso di poterlo
raggiungere”.
GIUSEPPE MROZEK
UFFICIO STAMPA PALLAVOLO TEATINA
3333447284
uff.stampa.pallavoloteatina@gmail.com
Commenti
Posta un commento