PESCARA MERCATO CHIUSO … O QUASI, PAROLA A MATTEO IANNASCOLI


Piazza Salotto ore 19, il cuore pulsante di Pescara, gente che viene gente va, Seduti comodi davanti a due aperitivi, rigorosamente analcolici, siamo con Matteo Iannascoli che tra una patatina e l’altra, ci racconta tutto sul lavoro affrontato in questi mesi, confessandoci le sue aspirazioni e delineando con precisione di dettaglio il nuovo progetto del Pescara 2016/17. Matteo, se qualcuno attendeva, anche da questa campagna acquisti, i botti degli anni passati, ebbene si può dire che questo qualcuno è rimasto deluso ?
Non credo sia rimasto deluso, perché i giocatori che abbiamo preso sono tutti di grande caratura tecnica, ma di certo questa campagna acquisti è stata impostata in modo diverso rispetto a quelle del più recente passato. La parola chiave che ci ha ispirato è stata la parola “equilibrio”. Abbiamo voluto costruire un nuovo equilibrio di squadra ma più in generale abbiamo lavorato per dare più equilibrio a tutta la società. riducendo in particolare il gap esistente tra la prima squadra, posizionata ormai da qualche anno come una compagine tra le più forti in Italia e in Europa, e il suo settore giovanile, ancora ristretto ad un reclutamento di stampo regionale. Ci siamo pertanto adoperati per potenziare il settore giovanile secondo un progetto mirato e di qualità. Abbiamo innanzitutto investito suoi tecnici, vedi Edgar Schultz, Marcio Forte, che sarà la figura di riferimento trainante del settore giovanile, e una terza persona di grande spessore, che spero di poter annunciare nei prossimi giorni. Siamo andati quindi a caccia di giovani talenti, scandagliando sia il mercato estero che quello italiano. La regola dei formati invoglia a cercare fuori dall’Italia ragazzi di qualità e con un’idea già precisa di gioco. Ci sono mercati forti come quello brasiliano o argentino o spagnolo ma più ci inoltravamo nell’attività di scouting e più ci accorgevamo della bontà del livello tecnico dei giovani italiani. Ci sono tanti giovani e giovanissimi molto bravi, ovunque, dal Veneto alla Sicilia, e non è affatto vero che il livello tecnico generale dei ragazzi italiani sia in calo. Così abbiamo cercato di allargare i confini del reclutamento fuori dall’Abruzzo con un’attenzione particolare rivolta proprio ai giovani italiani. Ne abbiamo reclutati tanti, tutti promettentissimi, ed altri ancora andremo a ufficializzare nelle prossime settimane. Come detto a questi ragazzi daremo dei grandi istruttori e degli ottimi allenatori e ci attendiamo negli anni di poter vedere crescere in maglia biancazzurra una generazione di piccoli fenomeni, tutta fatta in casa. È una scommessa che intendiamo assolutamente incassare e lavoreremo duramente per rendere il nostro vivaio sempre più forte e all’avanguardia. Ok … progetto innovativo per un settore giovanile potenziato a tutti i livelli, progetto entusiasmante per gli addetti ai lavori ma che non scalda i cuori dei tifosi, molto più attenti ai movimenti di mercato della prima squadra. Certo certo … non volevo eludere la tua domanda. È del tutto legittimo che i tifosi di fronte a tanti cambiamenti vogliano capirne il senso. Ed è presto detto! Per quanto riguarda la prima squadra eravamo ad un bivio: continuare con il blocco di giocatori che ci hanno permesso di vincere tanto oppure rifondare e operare un ricambio radicale. Abbiamo scelto la seconda ipotesi e adesso siamo di fronte ad un progetto nuovo. Progetto nuovo ma allenatore “vecchio”. Questa sembra proprio una squadra disegnata a misura di mister Colini. Sicuramente, sarà una squadra molto più “coliniana" rispetto al passato, sarà una squadra più atletica, più arcigna, più fisica, forse meno tecnica ma ancora più votata ad esaltare l’idea di collettivo. Una squadra di guerrieri votati alla disciplina tattica di un sistema di gioco. Non per altro abbiamo riportato a Pescara Alex Ghiotti che è un interprete storico del “colinismo” e che è destinato ad essere nella prossima stagione un uomo tatticamente fondamentale sia in campo che nello spogliatoio. Tanti gli addii, alcuni dei quali sicuramente dolorosi. Tutti dolorosi perché Rogerio, Rescia, Ercolessi, Betao, Grello, campioni dentro e fuori dal campo, ci hanno dato tantissimo, essendo stati protagonisti di successi e di vittorie che resteranno nella storia di questa società. Impossibile dimenticarli. Parliamo degli arrivi. E stata una campagna acquisti difficile ? Su chi punti in modo particolare ? Devo essere sincero, tutto è sempre filato liscio e senza intoppi. Ci siamo dati degli obiettivi credibili e tutti i giocatori contattati si sono subito detti entusiasti del nostro progetto. Nessuna difficoltà, avevamo le idee chiarissime e questo ha molto facilitato il nostro lavoro. La nostra esperienza ci conferma che senza gruppo non si arriva a raggiungere nessun risultato. Non punto su nessuno in modo particolare perché contiamo sul collettivo che è stata la forza delle nostre vittorie e che continueremo ad esaltare come motivo guida anche nella prossima stagione. Campionato a 13 o 14 squadre ? Qualità superiore o minore rispetto al passato ? Sarà, credo, un campionato finalmente a squadre pari. Mi sembra che Pesaro e Lazio siano fortemente interessate ad un ripescaggio e non dovrebbero perciò esserci problemi a chiudere la griglia completa delle squadre. Per quanto riguardo la qualità ritengo che il prossimo sarà di altissimo profilo tecnico, stanno arrivando anche tanti ottimi giocatori dall’estero, e sarà di sicuro il campionato più competitivo degli ultimi quattro anni. Le favorite ? Acqua&Sapone e Kaos su tutte, grazie al fatto che hanno cambiato molto e in modo mirato . Noi saremo dietro, pronti ad approfittare di qualche loro passo falso. Tornando a te, quale sarà la tua massima aspirazione per la prossima stagione ? Il mio obiettivo primario è quello di ricreare in un gruppo nuovo lo stesso entusiasmo che alimentava la squadra nelle scorse stagioni e che ci ha permesso di alzare tanti trofei. L’eliminazione in campionato nei quarti ha portato qualcuno a dimenticare che, anche lo scorso, abbiamo vinto due trofei e siamo entrati nelle final four di UEFA Futsal Cup. Si ricreasse la stessa miscela d’entusiasmo e di fiducia reciproca, sono certo che questo ci permetterebbe di vincere almeno un titolo. Intanto sin da subito ci giocheremo con il Rieti la Supercoppa, vediamo come andrà a finire e … se il buongiorno si vede dal mattino … Sei giovanissimo ma al tempo stesso sei già al quinto anno di lavoro come DS. Dal punto di vista professionale, in questi anni, cosa ti ha più deluso e cosa invece ti ha fatto più gioire ? Ho imparato tanto, tantissimo e sarebbe riduttivo elencare uno o due aspetti di questa crescita umana e professionale. Le delusioni sono state francamente poche, qualche giocatore ha reso meno rispetto alle mie aspettative, qualche conflitto troppo aspro in campo, qualche polemica di troppo. Tutto qui! Ho imparato che questo che un mondo particolare e che bisogna accettarlo così. Non bisogna mai serbare rancore verso nessuno e bisogna guardare sempre avanti con umiltà, determinazione ed entusiasmo. Ci vuole “equilibrio”, altrimenti si dura ben poco. Le gioie sono legate alle vittorie ma non solo ai successi. La gioia più intima è per me quella di veder felici i tifosi e le persone a me più care e più vicine, in particolare mio padre e la mia famiglia. Abbiamo gioito tanto negli ultimi due anni e vorremmo continuare a gioire. In fondo si lavora solo per questo: gioire ed essere felici. A livello tecnico-organizzativo sono entrati nomi nuovi ma con lunghi e significativi trasporti in questo sport. Come li hai convinti e che ruolo avranno ? Sono entrati Cristiano Marteddu, che sarà al mio fianco soprattutto con l’incarico di scoprire talenti in giro per l’Italia e all’estero, e poi, come ultimo ingresso, Marco Troilo, un uomo che non ha bisogno di presentazioni e con un curriculum lungo un chilometro e pieno zeppo di successi. Marco agirà a 360°, nelle vesti di “saggio consigliere”, e saprà dare a livello dirigenziale un contributo professionale utilissimo. Prima di lasciarci ti pongo la domanda che qualsiasi tifoso oggi ti rivolgerebbe. Il mercato in entrata del Pescara è chiuso ? Tra qualche ora ufficializzeremo l’ultimo tassello del nostro roster. Ancora un po’ di pazienza e riveleremo il nome del nuovo giocatore del Pescara, che è giovane, di gran qualità, determinatissimo, e che quindi risponde perfettamente ai dettami del nostro nuovo corso. Dopo questa ultima ufficializzazione, mercato chiuso anzi chiusissimo. Naturalmente, come tutti, staremo alla finestra e dovesse rendersi libero a prezzi modici Falcao o Ricardinho ci faremmo un pensierino. Scherzo naturalmente! Siamo ai saluti … Permettimi in chiusura di mandare un saluto a tutti i nostri tifosi, ai quali garantiamo una prossima stagione ricca di spettacolo e di divertimento. Buona estate a tutti!


AREA DELLA COMUNICAZIONE UFFICIO STAMPA MASSIMO RENELLA

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