Inserito il primo tassello nel puzzle, nella fattispecie la figura di Enzo Fornaro come DT dell'intero settore giovanile, la Tempesta Taranto prosegue il suo lavoro in vista dell'inizio ufficiale della prossima stagione sportiva. Se, da un lato, la società si sta concentrato sull'ufficializzazione di quelle persone che continueranno a far parte del progetto, dall'altra ci sono da superare le ormai ataviche difficoltà in materia di infrastrutture. Infatti si riscontano ancora problemi nell'utilizzo delle palestre scolastiche, portando a sole 4 ore settimanali l'utilizzo dell'impianto appartenete all'Istituto Comprensivo Alfieri.
Un dato preoccupante che va ad aggiungersi al silenzio per
la scomparsa della B2 femminile nelle scorse settimane. Temi che il Presidente,
Luigi Lucchese, valuta in maniera chiara, anche alla luce di ciò che si vuol
mettere in piedi per il futuro del volley ionico. "Sicuramente aver
rinunciato alla B non è stato semplice ma, al tempo stesso, senza polemica, è
passata quasi in secondo piano per molti. Ricordo che in questi anni, grazie
alla Tempesta, il nome della nostra città, Taranto, è stata sinonimo di
sportività, bellezza, divulgazione di una immagine positiva in tutte quelle
città che abbiamo 'toccato' con i nostri impegni in campionato. Resta un
peccato, ripeto, non aver visto un gesto, seppur piccolo, da parte delle
istituzioni locali atto a poter continuare a disputare un campionato nazionale.
Al tempo stesso, si è ripartiti dal settore giovanile per poter far crescere
ragazze che possano essere capisaldi della Tempesta che sarà. Un lavoro che
vede la figura di Enzo Fornaro in prima linea. Lo ringrazio perché ha messo in
campo il suo carisma e, aspetto di non poco conto, quell'attaccamento alla
'maglia' che è fondamentale per dare entusiasmo alle nuove leve e a tutta la
società rossoblù. Stiamo definendo tutte le figure che cercheranno di portar
avanti questo lavoro che è duro e difficile. Cercare, perché sappiamo a quali
difficoltà andiamo incontro e cerchiamo anche di dare alcune soluzioni.
Innanzitutto c'è il problema palestre, diventa difficile fare attività
giovanile con poche ore nelle quasi nulle strutture disponibili. Servirebbe un
aiuto a 360 gradi, magari facendo un piccolo passo indietro. Sicuramente può
essere utile e democratica la proposta dell'assessore Cosa di assegnare in base
al numero di praticanti ma, al tempo stesso, bisognerebbe guardare le
caratteristiche delle palestre, rimodulando le assegnazioni in base alle
attività che vengono svolte nelle stesse. La pallavolo ha le sue esigenze,
diverse da quelle del Futsal, del Basket e di tutti gli altri sport, quindi non
si può pensare procedere alle assegnazioni sulla carta, senza tener conto delle
caratteristiche delle palestre. Bisogna censirle in base, appunto, alle
diversità di ciascuna disciplina per destinare le palestre correttamente agli
sport indoor. Una volta definiti tali paletti si può procedere alla divisione
delle ore con un criterio equo. L'assurdo è che in passato era così; le tre
"grandi" palestre erano così canalizzate: pallavolo all'Alfieri,
basket alla Cesare Battisti e polisportiva alla Leonida. Le palestre più
piccoline erano usate per gli altri sport e per le attività promozionali di
mini volley e minibasket. Oggi è tutto un calderone in cui più nessuno riesce a
lavorare serenamente, in cui, secondo qualcuno, noi dobbiamo praticare
pallavolo nella palestra della Don Bosco (nella quale secondo la federazione
pallavolo non si può giocare neanche il campionato di under 12) e all'Alfieri
ci viene impedito di fare attività perchè ci sono lavori da compiere, ma,
quando ci siamo fatti avanti, insieme alle associazioni di basket, ci è stato
imposto uno stop. Credo sia evidente che il Comune non ha, purtroppo, alcun
controllo sulle proprie strutture, lasciate alla mercé di chi lo sport non lo
conosce. Lo sport è passione, programmazione, dedizione, sacrificio e chi pensa
solo a far quadrare dei conti non potrà mai farlo crescere. Purtroppo finchè
non ci sarà un netto intervento che stacchi le palestre dalla gestione
scolastica consentendone la gestione diretta alle associazioni che lo sport lo
conoscono e lo praticano, la situazione a Taranto è destinata solo a
peggiorare, per la nostra pallavolo e per tutti gli altri sport. Bisogna fare
un passo indietro per poter fare un grosso passo avanti. Tornare a dare alle
società le chiavi delle palestre e dar loro l'onere della pulizia e della
manutenzione ordinaria. Questo, speriamo, possa accadere nel brevissimo tempo.
Inoltre, da parte nostra, continueremo a prepararci al meglio per il prossimo
anno. Con la solita passione che tutti noi abbiamo sempre messo e, inoltre,
cercando di trasmettere alle nostra atlete il senso di appartenenza sia per il
nostro club sia per quei colori, il rosso e il blu, che sono indelebili nei
nostri cuori".
Francesco Friuli
Responsabile stampa COMES Taranto TdG
ASD GS Livio Tempesta
Via Cesare Battisti, 57 - 74121 Taranto
Cell: +39 342 134 2405
ufficiostampa@gruppotempesta.com
info@gruppotempesta.com
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