Una riconferma che vale come un acquisto. La Lazio resta legata allo
spagnolo classe '94, rendendolo il cardine tecnico biancoceleste per le
prossime due stagioni.
Fra poco più di un mese Pol Pacheco Gonzalez compirà 22 anni e circa
trenta giorni dopo tornerà a Roma per la preparazione estiva. Sì, nel corso di
questa stagione il catalano si è conquistato a suon di magie la conferma al
centro del progetto tecnico di Mannino. Arrivato a Roma come una sorta di
oggetto del mistero, Pacheco si è dimostrato un assoluto craque della
stagione dei capitolini: ultimo ad arrendersi, in lacrime dopo
l'incomprensibile rosso rimediato a Napoli, è stato l'assoluta rivelazione del
2015/2016, tanto da attirare le attenzioni di tutto il futsalmercato.
Con il
suo mancino fatato ha creato problemi insolvibili per le difese della Serie A,
facendo sognare il popolo biancoceleste che delle sue giocate e della sua
spontaneità dentro e fuori dal campo si è innamorato perdutamente. 'Pacho' non
si muoverà da Roma: la società ha infatti blindato il suo campioncino per le
prossime due stagioni.
Pacheco ci ha messo davvero poco ad ambientarsi alla Serie A italiana. Il
primo gol è arrivato alla quinta giornata in maniera rocambolesca quando,
impattando il rilancio di Casalone, ha regalato alla Lazio l'1-1 interno con
l'Asti, ora finalista Scudetto. Da lì in avanti l'ex Barça non si è più
fermato: dodici reti, spesso meravigliose. “Quella alla Lazio è stata
un'esperienza molto positiva, tanto come persona quanto come giocatore. Mi è
servita tantissimo sotto ogni punto di vista e sono felice della mia
decisione”. È stato lo stesso Pacheco a giurare fedeltà all'aquila. “Sento di
dovere alla Lazio un campionato migliore di quello che abbiamo fatto. Sin da
quando sono arrivato ad agosto a Roma ho trovato una società davvero seria, che
merita una stagione positiva: per questo ho scelto di restare. Inoltre, qui sto
bene e so che possiamo continuare a migliorare”.
Tecnica sublime, mancino mortifero, è stato inquadrato da Mannino che lo
ha reso un giocatore vero: “Dico sempre che per giocare bene è imprescindibile
la fiducia, quella che l'allenatore ripone nei tuoi confronti e viceversa: in
Mannino io ne ripongo tantissima, penso e spero che per lui valga lo stesso –
prosegue 'Pacho' -. Grazie a lui ho appreso tantissime cose e sono cresciuto
dentro al campo. È un uomo leale, sincero, che lavora duro: spero che il
prossimo possa essere un anno ancora migliore, per apprendere e crescere
ancora”.
Fiducia incrollabile nei suoi mezzi, oggettivamente fuori dal comune, e
una convinzione: “Sono convinto che il prossimo sarà un anno migliore. Faremo
meglio collettivamente, sono motivato e desideroso di dimostrare davvero chi
sono, credo di avere ancora molto da dimostrare a tutta Italia” chiude lo
spagnolo.
S.S. Lazio Calcio a 5 –
Ufficio Stampa
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