Roma – La prima 
squadra maschile della Polisportiva Borghesiana, guidata da coach Peppe 
Scipioni, sta stringendo i denti. I ragazzi capitolini, infatti, sono 
alle prese con un organico un po’ risicato, ma stanno comunque tenendo 
botta in campo. Nell’ultimo turno la Polisportiva Borghesiana ha vinto 
3-2 su un Marino che sul suo campo, nella partita d’andata, si era 
imposto 3-0. «Nonostante i castellani occupino una bassa posizione di 
classifica – dice Scipioni – hanno una squadra valida, composta da 
giocatori aitanti e da giovani di buona qualità. 
Il loro attuale 
piazzamento è forse dovuto al fatto che non sempre hanno presentato la 
squadra che ho visto nell’ultimo turno contro di noi». I capitolini, 
comunque, l’hanno spuntata al tie-break al termine di una gara tirata 
che ha recitato questi parziali: 25-22, 23-25, 25-14, 19-25 e 15-12. 
«Una buona prestazione da parte del nostro gruppo che da un po’ di tempo
 deve fare i conti con alcuni problemi di organico. Abbiamo una rosa 
attualmente un po’ corta e dovremo fare di necessità virtù fino a fine 
stagione. Ma al gruppo dei giocatori più esperti stiamo affiancando pian
 piano alcuni elementi più giovani: abbiamo un palleggiatore 21enne, tre
 ragazzi del ’98 e recentemente abbiamo inserito anche due ragazzi del 
2000, mio figlio Edoardo e Armando DeVito». Nel prossimo turno la 
Polisportiva Borghesiana sarà ospite della Sport Promotion ultima della 
classe. «Una buona occasione per dare un po’ di spazio in più proprio ai
 nostri ragazzi, senza però abbassare la guardia – dice Scipioni – Siamo
 stati per tutta la stagione tra il quarto e il quinto posto e vogliamo 
cercare di rimanerci anche perché le prime tre del girone hanno 
obiettivamente un altro passo».Intanto, a proposito di giovani, la responsabile del settore volley Giuliana Montaldi vuole sottolineare «l’ottimo lavoro che sta portando avanti proprio Erica Proietti sui ragazzi dell’Under 17. Magari stanno facendo un po’ di fatica a livello di risultati, ma i loro miglioramenti sono sensibili e non è un caso che anche la prima squadra “beneficia” dell’apporto di alcuni elementi di questo gruppo».
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