La Nuova Virtus ha infilato la terza vittoria consecutiva (la quarta 
nelle ultime cinque partite) travolgendo il Città di Nettuno, una delle 
squadre più in forma del momento, e issandosi al settimo posto in 
classifica. La zona play off è ancora abbastanza distante (otto punti), 
ma il presidente Roberto Grossi sprona i suoi ragazzi a crederci ancora.
 «Fare un finale di stagione anonimo sarebbe brutto per tutti – dice il 
massimo dirigente -, quindi dobbiamo cercare gli stimoli in casa nostra e
 tentare una rimonta verso le prime zone della classifica». La società 
ha prodotto sforzi notevoli a dicembre e il cambio di passo è stato 
comunque evidente. «Abbiamo iniziato con un gruppo che ricalcava quello 
protagonista delle promozioni dalla Terza e dalla Seconda categoria 
sotto il nome del Real Cava Frattocchie. Sapevamo che ci sarebbero state
 difficoltà e così a metà stagione abbiamo inserito alcuni giocatori di 
esperienza che hanno notevolmente alzato la qualità complessiva del team
 marinese. Un peccato la sconfitta contro la Nuova Castelli Romani di un
 mese fa, ma quella può anche essere servita come scossa ulteriore». 
Nell’ultimo turno, come detto, la Nuova Virtus ha battuto per 5-1 il 
Città di Nettuno con doppietta di Simone Sciamanna e reti di Matrullo, 
Tiberi e Marrocco. «Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato – 
racconta Grossi – poi nella ripresa abbiamo realizzato l’uno-due che ha 
steso letteralmente gli avversari: da quel momento in avanti non c’è 
stata più partita». Nel prossimo turno la Nuova Virtus sarà ospite 
dell’Arcefo, squadra che naviga pericolosamente nei bassifondi della 
classifica. «Non ci deve interessare il nome dell’avversario – spiega 
Grossi -, dobbiamo pensare sempre di sfidare il Barcellona di turno, 
fatte le debite proporzioni. La sconfitta con la Nuova Castelli Romani 
dev’essere sempre tenuta a mente, altrimenti ricadremmo negli stessi 
errori». Grossi conclude la chiacchierata con una metafora abbastanza 
particolare sul percorso societario. «In Terza categoria eravamo 
spensierati e felici come un bambino alle elementari, poi in Seconda 
potevamo sembrare uno scolaretto diligente di scuola media, ma ora siamo
 in una fase adolescenziale da primo liceo in cui siamo “novizi” della 
Prima e dobbiamo capire al più presto la categoria per cercare di 
affermarci». 
Area Comunicazione Asd Nuova Virtus
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