Continua a viaggiare a corrente alternata il Colle di Fuori nel gruppo G
di Prima categoria. La squadra del presidente Antonio Di Martino ha
ceduto nell’ultimo turno sul campo della Fortitudo Calcio Roma per 4-2 e
ora si appresta a giocare ancora fuori casa contro il Segni, fanalino
di coda. «Una gara da prendere con le molle – avverte il portiere classe
1991 Gennaro D’Angelo, arrivato a dicembre scorso dalla Play Eur –
perché spesso noi abbiamo fatto molto bene con le squadre di alta
classifica e decisamente meno con quelle dei bassifondi. Però serve
assolutamente una vittoria per poter ripartire e rilanciarci in
classifica». L’estremo difensore fa un passo indietro e commenta la
sconfitta con la Fortitudo, in una gara dalle numerose attenuanti. «In
prossimità della partita abbiamo perso diversi giocatori per sintomi
influenzali e siamo andati sul campo di una buona squadra in maniera
piuttosto rabberciata. Tra l’altro a livello di prestazione le cose non
sono andate così male come potrebbe far credere il risultato: dopo
essere andati inizialmente sotto, abbiamo pareggiato i conti con un
rigore di Consorti, poi una brutta botta l’abbiamo subita con la rete
del nuovo vantaggio locale arrivato poco prima dell’intervallo. Nella
ripresa abbiamo provato a spingere, sciupando anche qualche buona
occasione per tornare in parità e in contropiede abbiamo subito il 3-1,
accorciando immediatamente le distanze con Vagnini. Nel finale abbiamo
spinto, ma siamo stati puniti dalla rete del 4-2 sulla quale di fatto si
è conclusa la partita». Il portiere, che qualche anno fa ha vissuto il
calcio dei “pro” tra Matera e Gallipoli, spiega i motivi che ora lo
vedono nella Prima categoria laziale. «Nel corso della mia carriera ho
incontrato persone sbagliate che mi hanno fatto davvero passare la
voglia. La passione, però, è sempre rimasta e così ho ricominciato a
giocare vicino casa prima con la Pescatori Ostia in Promozione e poi a
inizio anno con la Play Eur. In estate, però, mi sono spostato a
Palestrina e mi sono reso conto che andare a Roma non era logisticamente
comodo: l’accordo col Colle di Fuori è arrivato in breve tempo perché
conosco il presidente e dico che di persone come lui ce ne sarebbe
bisogno in molte società. Devo anche ammettere che in questa stagione
sta ritornando in me anche l’ambizione, sentimento che comunque
caratterizza anche Di Martino. Se rimarrò anche la prossima stagione?
Vedremo a fine campionato, ma se non dovessi fare un vero salto di
qualità rimarrei molto volentieri conoscendo la voglia di emergere del
presidente».
Area comunicazione Colle di Fuori calcio
Area comunicazione Colle di Fuori calcio
Commenti
Posta un commento