FUTSAL IC Futsal, le parole del presidente Brunori dopo la partenza di Vignoli


Stima, riconoscenza ed una comprensibile amarezza per il numero uno del club emiliano-romagnolo

Si districa tra mille emozioni il presidente dell’IC Futsal Matteo Brunori dopo il congedo del capitano Igor Vignoli dal pubblico della palestra Cavina: “Igor Vignoli ha rappresentato per questa società il primo capitano nella storica massima serie del futsal nazionale ad Imola. Dovrebbe essere un modello per ogni ragazzo che decide di intraprendere questa carriera, per la dedizione e l'attaccamento alla maglia che ha dimostrato.
Lo abbiamo aspettato tanto quest'anno, troppo rispetto alle tempistiche normalmente tollerate per qualsiasi atleta inserito in una programmazione di un gruppo altamente rinnovato. Purtroppo questa attesa non è servita per convincerlo a disputare un altro anno in serie A con la casacca dell’IC Futsal. Il suo ruolo sarebbe stato determinante nel trasmettere ad una squadra dall’età media poco più che ventenne il sentimento che anima il nostro impegno nel fare sport. La vera scommessa e la vera sfida consistono proprio in questo: scegliere il cammino più difficile che porta però al massimo risultato in caso di successo, allestendo una rosa giovane, affamata di ribalta, ad alto tasso di crescita umana e sportiva. Lo ringrazio per quello che ha fatto durante la straordinaria stagione 2016/2017, gli auguro il meglio dal punto di vista personale e formulo un sincero in bocca al lupo alla nuova società che lo vedrà giocare. Per noi è un arrivederci, non certamente un addio.

Ufficio Stampa
IC Futsal Stagione 2017/2018

E così è arrivato il tempo dei saluti. I titoli di coda non mi sono mai piaciuti nemmeno nei film perché si portano dietro quell’alone di malinconia che non rispecchia appieno il mio carattere. Sono davvero volati via questi tre anni in rossoblù, ad Imola, alla Cavina…la mia seconda casa. Le due promozioni consecutive dalla B alla A ed il quinto posto assoluto nella massima serie (con eliminazione dai play off senza sconfitte) resteranno scolpiti per sempre nelle pagine più eroiche di quella che, fino a qualche settimana fa, si chiamava Imola Calcio a 5 o Ma Group. Chi lo avrebbe mai detto! Ritorno sulle rive del Santerno con qualche primavera in più sul groppone e mi ritrovo, di sabato in sabato, a dipingere sul volto un sorriso da ragazzo. Avevo un sogno nel cassetto e l’ho coronato: giocare in serie A a futsal davanti alla mia gente di Romagna indossando la fascia da capitano. Un privilegio impreziosito dalla possibilità di guardare gli spalti gremiti ed incontrare gli occhi felici di mia moglie e dei miei due figli. Con loro ho un enorme debito di riconoscenza per le ore sottratte alla quiete domestica ed i movimentati week end su e giù per la penisola. La ciliegina sulla torta sarebbe stata quella di tornare ad indossare la maglia Azzurra: l’ho inseguita con tutte le mie forze ed i numeri dicono che l’avrei perfino meritata…pazienza, sarà per la prossima volta. L’Imola Calcio a 5 ha dimostrato al pianeta del pallone dal rimbalzo controllato che tutto è possibile curando l’alchimia tra cuore e lavoro. Ascoltatelo sempre il battito nel petto perché è il termometro più fedele di voi stessi, scandisce il ritmo delle emozioni, quelle che non mentono mai. Quante volte l’ho sentito durante la cavalcata promozione play off dalla serie A2 al paradiso o nei match incredibili della passata stagione. I ringraziamenti sono tanti perché un triennio di vittorie racchiude una folta schiera di protagonisti. Grazie ad Augusto ed Andrea Gubellini che mi hanno permesso di gustare un’altra volta la palestra Cavina da un’ottica privilegiata. Grazie al mio “Guru” Vanni Pedrini che ha fatto di tutto per consentirmi di elargire in ogni categoria il mio contributo alla squadra. Grazie al presidente Matteo Brunori per il feeling istantaneo instauratosi a dispetto del poco tempo trascorso insieme. Grazie a tutti i miei compagni per la stima, l’amicizia, la pazienza e la condivisione di un comune percorso. Grazie ai dirigenti ed ai tifosi per quelle pacche sulle spalle che non dimenticherò mai. Grazie alla stampa imolese per aver sempre tenuto alto il mio nome, ci ho messo l’anima per meritare il vostro rispetto. L’ultima dedica è quella più difficile perché parla di una maglia numero 10 rossoblù…grazie per tutte le emozioni, sei parte del mio cuore.
Igor “The Wall” Vignoli  


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