Il secondo derby di fila è ancora dei biancorossi, padroni
sul campo di casa contro un coriaceo Diaz Bisceglie dai buoni nomi e dalle
rocciose intenzioni. Differenza in classifica temporaneamente annientata
dall’aria da derby che accende ogni scontro, e la gara n.10 della stagione
parte forte sul piano fisico piuttosto che sulle finezze della tattica; il
primo tempo si risolve con l’abbozzo di qualche opportunità, “biancorossi
contro biancorossi”, (gli altri vestiti di nero per il gala serale), in un
equilibrio piatto ma rumoroso, fino alla rete di Amoruso che oltre la metà del
round porta il suo Bisceglie a bramare la rivalsa personale agognata da tempo.
0 a 1.
Pur mantenendo equilibrio e vigore, la ripresa appare più
organizzata per gli uomini di Mister Allegretta e quelli di Mister Di Pinto, e
la gara si fa più piacevole e tagliente; ci vuole, però, ancora molto prima di
assaporare la seconda rete del giorno, e alla metà esatta del secondo tempo
trova il pari il “gol di rapina” di Mongelli, che approfitta in velocità e ruba
palla per infilarla oltre l’ex estremo Spadavecchia. Bonvino prima lambisce poi
percuote la traversa e Mongelli non raffina la prodezza del concentratissimo
Mugeo. L’intuizione di Mister Allegretta schiera Bonvino tra i pali al posto di
Genchi ed il primo frutto in 5 contro tutti è al sapor di traversa di Mongelli;
ma ancor meglio fa De Scisciolo, pur in un momento di ritrovato equilibrio 4 +
1, che compie la magia in dribbling a rientrare, partito dalla sinistra, per
culminare con il tiro sotto l’incrocio che vale la vittoria sul finale.
Una gara intensa e combattuta in cui la determinazione ed il
coraggio dell’Aquila ha avuto la meglio dapprima trovando il pareggio e poi
ribaltando; buona la qualità degli avversari, incatenati ad una classifica
bugiarda, e con la vittoria n.6 di 9 gare giocate su 10 e i passi falsi di Altamura
e Neapolis, i molfettesi rimangono alti in classifica con 19 fulgidi punti, in
3^ posizione.
O.A. – Sefa Aquile
Molfetta
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